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L'estate del '92
Data: 30/06/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Anaca
Vittoria: Amica di mia madre Ernesto: Marito di Vittoria Gina: Titolare della casa di moda Antonio: mio padre Quella del '92 aveva tutti i presupposti per essere un'estate come le altre se non fosse stato per lo scandalo di mio padre che turbò la quiete nel paesino umbro dove frequentavo l'ultimo anno di scuola dell'obbligo. Mi ero preparato tutto l'anno e con diligenza avevo conseguito il mio successo con ottimi voti e come ogni anno mi accingevo ad affrontare quei mesi estivi tra biliardino e gite parrocchiali nei sperduti boschi delle pendici montane. Si diceva che mio padre Antonio fosse fuggito con Nicoletta! Io naturalmente non la conoscevo ma avevo notato che al pronunciare quel nome... poi seguiva un risolino appena accennato! Anni dopo capii, Nicoletta era un noto transessuale che viveva nel vicino paese ed insieme avevano deciso di andare a vivere in città! Capii dunque la motivazione dei sorrisini e le eccessive lacrime di mia madre e la sua determinazione a voler sparire alla faccia del mondo, di quel mondo che tanto aveva amato e che ora sentiva ostile e la scherniva. Capii la disfatta di una donna ancor giovane(36enne), ancora desiderabile e ferita nel suo orgoglio femminile! E ne aveva avute occasioni ma era rimasta sempre fedele al suo Antonio! Ricordo ancora le immotivate scenate di gelosia di mio padre, i loro battibecchi, le loro “estreme decisioni di divorzi” e poi le riappacificazioni e le giornate di idillio! La scrutavo di nascosto ...
... quando decideva di dichiarare la pace! Tirava fuori dalla borsa dei trucchi il suo rossetto preferito, arricciava le labbra e ve lo passava sopra con tocco leggero! Come per incanto le sue labbra riacquistavano lucentezza, colore profumo e sicuramente sapore. Scioglieva i capelli bellissimi e attraversava una seducente nuvola di profumo. Sapeva che mio padre non avrebbe resistito più di tanto e puntualmente ogni volta vinceva lei! (Ma dopo aver vinto tutte le battaglie aveva infine perso la guerra!!!). Ritornando a noi, i mesi estivi arrivarono ed io ancora non sapevo come impegnare tutti quei giorni. Ogni volta che proponevo un'uscita mi sentivo scoraggiare per “l'accaduto”! Non aveva neanche la forza di chiamare la sconfitta col suo proprio nome e diceva: “l'accaduto”! Cercavo di essere paziente con lei ma, senza accorgermene, mi stava divorando e cominciavo a sentire dei sensi di colpa che non mi appartenevano! Cominciavo a ragionare come lei, “li è meglio non passare, lì è meglio non andare, ….e se mi vedono...” un inferno di dubbi e di incertezze! Tutto procedette così fino al luglio inoltrato quando ricevemmo la visita di una ex compagna di scuola di mia madre: Vittoria. Mia madre sembrava fosse resuscitata! La sua migliore amica del liceo era lì, accanto a lei a consolarla come ai vecchi bei tempi e premurosamente si occupava di lei e delle sue ansie e dei suoi smarrimenti. Verso me teneva sempre un atteggiamento di materno affetto. La casa stava risorgendo e la vita ...