L'estate del '92 - Racconti Erotici

L'estate del '92

... stava riacquistando la sua normale armonia! Nonostante Vittoria l'avesse più volte sollecitata ad andare a vivere qualche tempo con lei nella sua casa immersa nella campagna, aveva sempre opposto un netto rifiuto! Credo che intimamente sperasse ancora di poter perdonare mio padre al suo sperato rientro!! Cedette solo su un punto! Aveva acconsentito che io passassi qualche tempo da Vittoria. Pensava che sicuramente un diverso ambiente ed una vita nuova, lontano dal paese e dalle solite persone, mi potessero giovare per superare quel dramma che non era tutto mio! Con entusiasmo preparai la valigia. Mia madre mi aveva edotto che Vittoria aveva sposato un benestante di campagna e che purtroppo non avevano avuto figli per cui sicuramente anche il marito avrebbe gradito la mia presenza.

Avrei donato a loro l'atmosfera di una famiglia felice! Ricordo ancora il giorno del nostro arrivo in casa di Vittoria. Suo marito Ernesto ci venne incontro. Lui un uomo sulla quarantina che dall'alto del suo metro e ottanta ci sorrideva con le labbra, gli occhi, ed il cuore. Abbronzato per la sua vita all'aria aperta, muscoloso e biondo come un dio greco. Prese le nostre valigie con una sola mano e con l'altra strinse a se Vittoria stampandole un bacio in fronte poi rivoltosi verso di me mi abbracciò con enfasi dandomi il benvenuto. Non mi sarei mai aspettato tanta cordialità ma sicuramente la nostra storia ci aveva preceduto e aveva aperto il cuore di quell'omone di campagna. Presi possesso ...

... della mia stanza ed iniziai a rendermi utile come potevo. Ernesto mi aveva fatto visitare le stalle e mi aveva condotto per i campi. Avevo visitato la vigna che proprio in quei mesi cominciava ad accennare i primi grappoli. Vittoria m'intratteneva in cucina insegnandomi a preparar dolci e focacce. Un giorno, forse temendo che mi annoiassi troppo di quella vita agreste, Vittoria mi propose di accompagnarla a far spese in città, ma non nella città della provincia! A Roma!!! Una nostra giornata tutta per negozi e ristoranti! Non avrei mai immaginato quanto fosse bello andare in giro a spendere nei negozi e nei bar! Fu lei ad insegnarmi tutto! Per prima cosa ci presentammo in un negozio di alta moda per donna. Dall'accoglienza ricevuta capii che non era la prima volta che Vittoria entrava, le presentazioni, i sorrisi e gli abbracci, civetterie e pettegolezzi che solo le donne sanno imbastire e che io amavo interpretare a mio modo chiedendo poi pareri e conferme. Di tanto in tanto una indossatrice faceva la sua sfilata, Vittoria osservava divertita e raggiante poi si rivolgeva a Gina, la proprietaria del negozio, e l'esortava a mostrarle qualcosa un po' più... color... adatto a... e mi lanciava degli sguardi complici e divertiti! Forse avrei dovuto capire subito ma col senno di poi ebbi la conferma delle tendenze particolari di Gina e del divertimento di Vittoria nel provocare quell'eccitazione in Lei. Sia Vittoria che Gina sono due splendide “gnocche” di gran temperamento e vederle ...