L'estate del '92
Data: 30/06/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Anaca
... confrontarsi nelle loro idee non potevi che subire le loro decisioni. Così, quando si accorsero che un abito avrebbe avuto più risalto su di una modella diversa, per la taglia, tra quelle disponibili e mi proposero di sfilare io per loro. Le mie proteste appena accennate caddero ai loro piedi. Nonostante la mia contrarietà fui accompagnato in un camerino e li iniziò la mia prima vestizione. Il mio corpo, con l'aiuto delle altre modelle, fu subito denudato ed inguainato in un intimo di raso rosa-carne che comprimendo il petto faceva lievitare un piccolo seno e dava ampio risalto alle natiche che per natura avevo polpose e sode. I miei capelli furono raccolti e compressi sotto una cuffia molto aderente. E poi il trucco! Rividi quel lucente tubetto ruotare ed emergere quella rossa punta profumata che tanto donava lucentezza alle labbra. Ciglia, sopracciglia, pennelli, colori, fondotinta ed ancora pennelli! L'abito! Una lunga gonna color giallo-oro che si apriva da un lato fin sopra la gamba sinistra ed una arricciatura in vita bassa, ad evidenziare l'ombelico ornato da un diadema! Un corpetto verde-oleandro guarnito con motivi riprendenti il colore della gonna, maniche corte arricciate ed aderente sotto i seni per evidenziarne la rotondità, spalle nude. In fine i capelli! Una parrucca folta di neri capelli lucenti lunghi e raccolti in una ciocca che scendeva lungo la spalla destra. Mi fecero calzare dei sandali tacco 14 anche essi verde e oro e mi aiutarono a compiere i primi ...
... passi. Neanche per un momento mi permisero di specchiarmi, si affannavano intorno a me non badando alle mie occhiate indiscrete rivolte a quei seni provocanti. Gli odori profusi nell'ambiente mi avevano stordito ed ormai ero succube della fantasia di quelle ragazze. Erano ansiose di presentare quella loro nuova “creatura” e mi coccolavano con lascive carezze ogni qualvolta accennassi qualche incertezza. Le loro mani lisciavano i tessuti sul mio corpo e sentivo il loro calore attraverso la tela, non mostravano imbarazzo nel toccarmi ed anzi... era il mio imbarazzo a renderle più audaci. Le mutandine che indossavo cominciavano a non contenermi ed a premere sui genitali, mostravo qualche segno di insofferenza e subito venivo assistito con “riposizionamenti” alquanto inefficaci e molto più stimolanti. All'ennesimo mio lamento dovuto alla costrizione, dopo un rapido consulto, fui fatto sedere su una poltrona, liberato temporaneamente della costrizione e con un abile pompino fui ridotto alle giuste dimensioni. Il primo pompino della mia vita al quale avevo agognato fantasticando per intere notti si era risolto in pochi secondi! Con le gambe incerte mi alzai dalla poltrona, un rapido sguardo all'intorno per acquisire equilibrio e dopo qualche passettino insicuro, spingendo il petto in fuori ed il culetto al vento feci i primi passettini cercando di non dondolare. Fra lo stupore delle modelle incrociai le gambe nell'incedere in avanti ed ancheggiando leggermente mi appropriai del ...