1. Possederla a tutti i costi


    Data: 30/06/2018, Categorie: Etero Autore: Orice, Fonte: RaccontiMilu

    La vidi per la prima volta a lavoro. E come fare a non notarla? E' una di quelle donne bellissime che non sanno di esserlo o fanno di tutto per nasconderlo. Forse non tutti gli uomini sono in grado di notare donne del genere; può darsi che la maggior parte di essi non guardino le donne veramente belle, ma solo quelle più provocanti, che lasciano spazio alle fantasie.Ma io non sono così. Io adoro la pura bellezza, e so scovarla anche quando è celata.Se ne stava lì seduta a frugare tra le scartoffie, indossava un maglione marrone con i bottoni francamente orrendo, capelli raccolti in una crocchia, pantaloni larghi e ballerine. Un abbigliamento comodo, da lavoro si potrebbe dire, ma inguardabile. E non è vero che tutte si vestono così, ogni giorno mi sfilano davanti Monica e Sara, le mie due segretarie sulla trentina, gonne attillate e camicette sbottonate al punto giusto: ma non ho più interesse per loro. Sono delle facili, me le sono sbattute qualche volta in ascensore e nel bagno, ma nulla di più.Ebbene sì, mi si potrebbe definire uno "sciupafemmine", un dongiovanni... a me le donne piace scoparmele e piantarle in asso. Non me ne importa niente e non mi è ancora capitato che qualcuna mi facesse coinvolgere anche sentimentalmente.Ma torniamo a noi: la nuova arrivata frugava tra le scartoffie sgraziatamente e si attirava gli sguardi malevoli e canzonatori delle altre due segretarie. Era decisamente una goffa, ma a quanto pare il suo curriculum le aveva valso la raccomandazione ...
    ... e così me l'ero ritrovata in studio, come terza segretaria.I primi giorni sinceramente avevo dato troppo peso al suo modo di fare impacciato e all'abbigliamento. Quando si presentò alla mia scrivania con una pila di cartelle in mano e il caffè nell'altra, per poco non aveva combinato un disastro, inciampando nella moquette.Alzai appena lo sguardo: "Il tuo nome?""Eleonora, s-sono... la nuova segretaria. Ho i d-documenti che mi ha chiesto..." rispose."Ah, sì. Prego li appoggi pure qui, grazie." le dissi indicando il legno lucido del tavolo.Lei obbedì e uscì di scena con aria scompigliata.Quando arrivò l'ora di pranzo decisi di uscire a mangiare un boccone; l'ufficio era deserto, evidentemente erano tutte uscite per la pausa pranzo.Proprio mentre stavo per varcare la soglia dell'ufficio, ci ripensai e decisi di andare in bagno prima. Quello che non mi sarei mai aspettato era di ritrovarmi davanti una scena indimenticabile.Eleonora era in piedi davanti allo specchio in reggiseno e top attillato, il brutto maglione in una mano e un fazzoletto imbevuto d'acqua nell'altro.Si girò di scatto verso di me con gli occhi sbarrati e cominciò subito a balbettare: "O-oh... mi scusi io... è che il caffè... sul maglione... c-cercavo di toglierlo" e arrossì violentemente."No, no tranquilla, faccia pure" e richiusi la porta. Quello che avevo fatto in tempo a vedere erano i suoi magnifici, sodi, alti seni. La pelle bianca e brillante delle braccia e del petto. Il ventre piatto e tonico. Possibile ...
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