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Possederla a tutti i costi
Data: 30/06/2018, Categorie: Etero Autore: Orice
... un altro dei suoi orribili maglioni sopra. Avrei voluto strapparglielo di dosso e urlarle "Ma come cazzo ti vesti? Mostra le tue favolose tette!" ma ovviamente mi trattenni.La cena andò bene, discutemmo del più e del meno e lei dovette accorgersi che il lavoro non c'entrava proprio nulla perché arrossiva spesso e si attorcigliava una ciocca di capelli sfuggita alla crocchia. Aveva avuto il buon senso di non indossare gli occhiali e i suoi occhi mi risultavano davvero attraenti. "Posso accompagnarti a casa?" le dissi quando uscimmo dal ristorante. Lei accettò anche perché si era fatto tardi ed era venuta con i mezzi pubblici. Quando accostai con la macchina di fronte casa sua scesi per accompagnarla al portone; notai che era confusa, si era resa conto del mio interessamento nei suoi confronti e non sapeva come comportarsi. Quel suo essere così modesta e ingenua me la faceva desiderare ancora di più e non capivo come una donna così bella potesse non rendersi conto di quello che poteva fare a un uomo.A fine serata però mi rivelai io il vero ingenuo: senza pensarci due volta le misi una mano intorno alla vita e la tirai verso di me. Le respirai a pochi centimetri dal viso e la baciai, tentando di schiuderle le labbra serrate con la lingua. Per un attimo mi sembrò che ci stesse ma sentivo le sue mani posate sul mio petto irrigidirsi sempre di più, finché, nel momento in cui le afferravo un seno da sopra il maglione e sentivo di che morbida e soda consistenza era quella ...
... meraviglia, lei mi spinse via con tutta la forza che aveva e aperto il portone in due secondi, mi lasciò allibito e solo in mezzo alla strada.***Il giorno seguente non si presentò in ufficio. Monica mi disse che aveva chiamato dicendo che non si sentiva bene e che si prendeva un giorno. Io ero più perplesso che mai, quasi arrabbiato. Ma che avevo fatto di male? Come si permetteva di respingermi? Nessuna donna mi aveva mai respinto a quel modo. Era veramente una stupida, probabilmente ero l'uomo più attraente che le fosse mai capitato, non sapeva cosa si perdeva. Tormentato da questi pensieri passai una giornata di merda e quando tornai a casa fui quasi tentato di telefonarle ma il mio orgoglio me lo impedì. Ciononostante il fatto di essere stato respinto proprio da lei non aveva fatto che aumentare a dismisura il mio desiderio nei suoi confronti. Volevo possederla a tutti i costi.Il pensiero della sua morbida bocca e del suo seno me lo facevano venire duro come la roccia e avrei tanto voluto ficcarglielo in bocca e farmelo succhiare per poi passarlo in mezzo a quello splendore di tette.Ma capii che per ottenere quello che volevo non dovevo arrendermi e soprattutto avrei dovuto giocarmela bene. Prima di addormentarmi mi masturbai come un matto e mentre i fiotti di caldo sperma schizzavano dal mio cazzo marmoreo socchiusi gli occhi e pensai a lei: Eleonora.Quando tornò in ufficio inizialmente feci finta di niente e così fece anche lei. Quando cercai di affrontare l'argomento lei taceva e ...