1. Giro in moto-1


    Data: 01/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Dapper-, Fonte: EroticiRacconti

    ... però il fatto che lo eccitassi mi piaceva e quel pensiero mi portò un’altra erezione, mi era venuto duro e come prima data la posizione in cui ero iniziò a farmi nuovamente male, ma a quel punto non me ne fregava più niente e mi girai. Ah! disse lui, ce l’hai ancora duro, è a causa di quello che ti ho detto o perché me l’ha visto duro. Senti risposi, mi sembra che basti, sono venuto qui perché ho visto che il posto era poco frequentato e l’ho scelto per questo motivo, se da sopra mi accorgevo che la spiaggia era impraticabile non sarei neanche sceso e sarei andato da qualche altra parte magari con della sabbia dove potersi stendere e stare più comodi che non qui. Se è per questo qui è pieno di piccole insenature con spiggette di sabbia disse lui, però ci si arriva solo in barca e in questo periodo che non ci sono ancora i villeggianti sono tutte vuote, se vuoi ti ci porto, sono subito qua dietro. La cosa mi allettò e il giro in barca pure, ero stufo di stare sdraiato su quella roccia e accettai. Ci mettemmo il costume e dopo aver infilato le mie poche cose nello zaino salimmo in barca e partimmo. Poco dopo entrammo in una piccola insenatura dove c’era una spiaggia piccola ma piena di sabbia, lui disse che in estate era molto gettonata dai villeggianti e facevano a gara alzandosi presto per occuparla. Scendemmo dalla barca e l’aiutai a tirarla in secco, l’insenatura era a ferro di cavallo con i due lati dell’ingresso che sembrava volessero chiudersi, scegliemmo il lato più ...
    ... riparato alla vista, ci togliemmo i costumi e ci sdraiammo al sole e visto che gli piaceva il mio sedere, con malizia mi misi a pancia in giù. Lui stese il suo asciugamani vicino al mio e si sedette. Che pelle liscia che hai disse sfiorandomi la schiena con le dita. Ebbi un brivido, non me l’aspettavo ma non dissi nulla. Non hai neanche un pelo, ti depili oppure sei proprio così mi chiese. No, sono così, ho i peli solo sull’inguine ma mi depilo. A guardarti da dietro non sembri neanche un uomo, sembri una figa con un culo da sballo che mostra il suo bel culo. Sollevai la testa per rispondergli e lo vidi intento a guardarmi le chiappe e a toccarsi. Oh! Dissi, ma sei tremendo. Lui mi guardò serio e rispose che ero una bella troietta ma ancora non lo sapevo ma che avrei imparato presto. Non ebbe finito di parlare che mi prese il polso e diresse la mia mano sul suo cazzo pulsante. Non aspettandomi una mossa del genere sentii subito arrossarmi il viso e cercai di allontanare la mano senza riuscirci, poi come se un interruttore interno fosse scattato l’aprii e strinsi il cazzo. Brava puttanella disse lui, non vedevi l’ora di prendermelo in mano vero? Ti piace sentirlo vero? E’ diverso che tenere in mano il proprio cazzo, dai menalo, prendi confidenza che poi te lo metto nel culo e ti faccio sentire com’è bello. Quelle parole mi fecero venire un brivido di paura, ma che cazzo stavo facendo, lo stavo menando a un pancione peloso che mi offendeva senza ritegno, eppure invece di fermarmi ...
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