memorie di una matrigna
Data: 01/07/2018,
Categorie:
Sensazioni
Etero
Incesti
Autore: roadrunner80, Fonte: RaccontiMilu
Il mio lavoro di insegnante mi lascia parecchio tempo libero, Deborah la mia unica figlia ormai diciannovenne vive in un’altra città per motivi di studio. Ho una vita piuttosto piatta, priva di forti emozioni, abito con il mio compagno e il mio figliastro Gio, studente universitario di 21 anni. Gio è un ragazzo semplice, con pochi amici, molto introverso e schivo. Da quello che so, alla sua età non ha ancora avuto una fidanzata sebbene sia un ragazzo normale, anche piuttosto carino. Oggi sono passati tre mesi, esattamente 89 giorni dall’ultima volta che io e il mio compagno abbiamo fatto sesso. Pazzesco, è una situazione che non reggo più. Ho 42 anni, mi tengo in forma, sono una bella donna eppure niente, non mi cerca. Questa astinenza per me ha un peso immane, incombe come un macigno sul mio essere donna. Placo le mie voglie masturbandomi, addirittura più volte al giorno, ma questo non mi basta più. Alcune settimane fa ho scoperto Gio che mi spiava mentre mi vestivo, all’inizio non ho dato molto peso all’accaduto, ma stando più attenta al suo comportamento ho presto capito che questo suo vouyerismo era molto più frequente di quanto avessi potuto immaginare. Mi spiava in ogni occasione, sia in bagno sia in camera, con una tale arguzia che rendeva difficile accorgersi delle sue gesta. Mi vergognai tremendamente pensando di essere stata spiata mentre mi masturbavo, mentre mi davo piacere priva di ogni inibizione comodamente sdraiata sul mio letto. Ma la vergogna lasciò presto ...
... strada alla morbosa curiosità, al desiderio sessuale nei confronti del mio figliastro e delle sue voglie. Sapere che mi desiderava e sicuramente si masturbava pensando a me, mi faceva sentire attraente, bella e soprattutto voluta. Sapevo benissimo che Gio era troppo timido per prendere l’iniziativa, non avrebbe mai osato avvicinarsi a me con intenti sessuali; misi in conto che sicuramente avrei dovuto fare io la prima mossa. Con l’estate ormai alle porte sia Giò che io avremmo passato molto più tempo in casa e questo non poteva che agevolare i miei piani nei suoi confronti. Sapevo che, come tutti i ragazzi, si masturbava guardando siti porno al PC. Decisi che sarebbe stato quello il momento migliore per avvicinarlo, nella sicurezza della sua camera ma con la giusta dose di eccitazione addosso. Giò trascorse la mattinata a studiare coi suoi amici in vista degli imminenti esami, tornò per il pranzo che consumammo assieme soli, parlando del più e del meno. Il rapporto tra noi era sempre stato buono, mi aveva accolto nella sua vita come una seconda mamma, con una cordialità che non mi sarei mai aspettata nei miei confronti, ma comunque tipica della sua personalità. Erano ormai più di 4 anni che vivevamo sotto lo stesso tetto e il nostro rapporto era andato consolidandosi anno dopo anno. Mi rattristava moltissimo vederlo sempre in solitudine, gli unici amici che frequentava erano due o tre compagni di università ma si vedeva benissimo la profonda solitudine dentro i suoi occhi, la ...