memorie di una matrigna
Data: 01/07/2018,
Categorie:
Sensazioni
Etero
Incesti
Autore: roadrunner80, Fonte: RaccontiMilu
... tristezza per non aver mai avuto una fidanzata, non aver nemmeno mai camminato mano nella mano con una ragazza. Durante il pranzo mi confesso di aver chiesto ad una ragazza, conosciuta su un sito internet, di uscire e conoscersi dal vivo. Mi disse che si erano incontrati pochi giorni fa e che lei, senza farsi troppi scrupoli, gli aveva detto chiaro e tondo che lui non è alla sua altezza. Mi confesso che delusioni simili ne aveva accumulate diverse in questi ultimi due anni passati a cercare l’anima gemella sul web. Non capivo, è tutt’oggi non capisco, cosa cerchino queste ragazze, certo, Giò non è un modello, è alto solo 1,65 però ha un bel fisico scolpito, è carino e soprattutto ha un cuore d’oro. Mi decisi, quello era il momento giusto per agire, per trasformarlo in un uomo. Si congedò dicendomi che sarebbe andato in camera sua a studiare. Sapevo benissimo che in realtà si sarebbe fiondato sul web in cerca di eccitanti ragazze nude da ammirare, dovevo solo essere brava nello scegliere il momento giusto in cui intervenire. Andai in camera mia, guardai la mia immagine riflessa dalla porta a specchio dell’armadio e decisi di cambiarmi. Indossai una gonnellina da tennista ammirando le mie gambe, lunghe, magre, lisce senza nemmeno un filo di cellulite. Sorrisi compiaciuta come una ragazza alle prime esperienze. Da quanto non provavo più quella spensierata gioia che si era impadronita di me in quell’istante! Decisi di togliere il reggiseno e indossai solo una canottierina ...
... aderente a coprire le mie piccole tette. Mi guardai di nuovo allo specchio e mi piacqui, sistemai per bene la canotta accarezzandomi il ventre piatto e in ultimo, con le mani diedi una sistemata ai miei capelli colore del grano maturo, lisci e lunghi fino alle spalle. “Ok”, dissi a me stessa, “ora sono pronta, devo solo attendere il momento giusto”. Per non far rumore uscii dalla mia camera scalza e mi avvicinai alla stanza di Giò silenziosa come una gatta in cerca della preda. Trovai la porta socchiusa, da quella posizione potevo vedere benissimo il monitor del PC, lui era girato di spalle, con le cuffiette in testa. Stava guardando un filmato porno tipicamente amatoriale in cui una ragazza praticava un pompino. Devo ammettere che la protagonista ci sapeva veramente fare e a breve la sua boccuccia fu letteralmente riempita dallo sperma del partner. Giò si stava toccando, non potevo vederlo ma lo percepivo. Bussai e nel contempo entrai in stanza. Giò trasalì quando si accorse della mia presenza alle spalle e chiuse immediatamente la finestra del monitor sistemandosi alla meno peggio il pene nei pantaloni. -Sara, io ecco… hai bisogno, posso fare qualcosa per te?- -Giò rilassati non ti preoccupare, voglio parlarti ma devi garantirmi assoluta sincerità e riservatezza- -ok Sara- disse che un impercettibile filo di voce tremante. Mi appoggiai alla scrivania sostenendomi coi palmi delle mani e incrocia le gambe guardandolo con dolcezza. -Ti piaccio?- gli chiesi senza mai staccare lo ...