1. La manager e il suo giovane Padrone - 1


    Data: 02/07/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    Giulio, seguito da Rita e Laura, entrò, senza bussare, nella stanza della sua e della loro dirigente. Giulio ormai era il Padrone di tutte, e prima di tutto della sua dirigente, quindi lì dentro faceva quello che voleva. Appena entrarono Maria Salini, a capo della direzione Supporto Clienti, si mise in piedi in attesa di ordini da parte di Giulio. Giulio era il suo Padrone da un paio di mesi, nonché suo dipendente da meno di tre mesi. Un ragazzo che lei, da poco, aveva promosso a responsabile del suo staff. Questo non solo perché era diventato il suo Padrone, ma perché innegabilmente era molto in gamba. Anche se era ancora giovanissimo per un qualsiasi posto di responsabilità. Giulio questa volta non perse tempo, di solito la teneva in piedi come una scolaretta per diversi minuti mettendola a disagio ed in imbarazzo. Guardò l’orologio e le ordinò – spogliati troietta. – Maria era una quarantenne minuta, alta sopra la media, motivo per cui appariva ancora più magra di quello che in realtà era. Aveva un seno piccolo, ma ben disegnato ed un culetto tondo ed alto. Fino a qualche settimana prima si presentava come una donna scialba e per nulla sensuale, ma in quei due mesi era già cambiata parecchio, anche se c’era ancora molto lavoro da fare. Maria arrossì e si spogliò, era già umiliante quando era da sola con lui, diventava intollerabile davanti a quelle altre due puttanelle, anche loro sue dipendenti dirette. Ma ormai si stava abituando ed ubbidiva prontamente a quei ...
    ... comandi. Poi tutto si svolse molto in fretta. Maria fu travolta e non ebbe neanche il tempo di capire cosa stesse succedendo. Laura tirò fuori da una borsa sportiva un catsuit nero in latex e, sotto lo sguardo implacabile di Giulio, aiutata da Rita, lo fece indossare alla dottoressa che pensò “un’ennesima umiliazione di fronte a queste due puttanelle”. Nelle ultime settimane era successo più volte, ma ciò non le impediva di vergognarsi come una verginella, però ormai subiva ed accettava, si era adattata a quella nuova vita, certo molto umiliante, ma di cui, in fin dei conti, non sapeva più fare a meno. Pensava che prima dell’arrivo di quel giovanotto la sua vita fosse molto triste, solo lavoro. Ora… era molto movimentata. Il vestito aderiva al suo corpo perfettamente, anche se tutto si svolgeva velocemente ebbe il tempo per ammirarsi, era come se fosse nuda. Il vestito auto-modellava il suo corpo come una seconda pelle, era un piacevole ed eccitante contatto, il piccolo seno ne era esaltato, il suo culetto anche e le sue gambe sembravano ancora più lunghe, vertiginose. Maria non si allarmò neanche quando Giulio le prese i polsi, li portò dietro la schiena e lì li fisso con dei fermagli applicati al vestito stesso. Maria ebbe qualche difficoltà a rimanere in piedi mentre Laura inginocchiata di fronte a lei le faceva indossare delle decolté con un tacco a spillo spaventoso, di almeno 15 cm., lei che da poco aveva imparato a stare su un tacco 8. Ma la sostennero e ci riuscì, però ora ...
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