1. La manager e il suo giovane Padrone - 1


    Data: 02/07/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    ... piacevano, anche se riconosceva che erano due maschi cazzuti ed infoiati, quindi per evitarli aveva dichiarato di essere lesbica, di conseguenza si limitava a qualche rapporto saffico con le due manze. Uno dei due uomini era uno dei guardiani che aveva la chiave di quello scantinato e quindi non correvano nessun rischio. Rita spinse fuori dal montacarichi il carrello con la cassa e si avviò lungo i corridoi scarsamente illuminati del piano interrato, verso lo scantinato. La porta era aperta, entrò e richiuse la porta, aprì la cassa e tirò fuori la sua direttrice tremante e annichilita. Dovette fare un grande sforzo per riuscire a metterla in piedi, ma ci riuscì. La schiava camminava con grande fatica a passettini e sarebbe sicuramente caduta a terra senza il sostegno di Maria. Fece un debole tentativo di opporsi, ma Maria ormai la comandava a bacchetta. – Stai zitta troia se non ti vuoi far scoprire devi stare sempre zitta, qualsiasi cosa succeda. – Maria pur volendo non poteva parlare, voleva chiedere cosa sarebbe successo, ma non poteva. Rita la legò con tre larghe fibbie di cuoio ad un pilastro, una sotto il seno, un’altra all’altezza dei fianchi ed un’altra sotto le ginocchia. Poi si accese una sigaretta e si sedette sulla cassa. Ormai mancava poco, quindi i suoi colleghi sarebbero arrivati. Maria faceva una gran bella figura in quell’oscena mise, non l’avrebbe riconosciuta nessuno, ma la troia non lo sapeva, anche se poteva immaginarlo e per tutto il tempo sarebbe morta ...
    ... di vergogna, un’agonia. Giulio, con la complicità di Rita aveva visitato lo scantinato il giorno prima ed aveva predisposto tutto, ma soprattutto aveva piazzato una telecamera ed un’antenna wifi in un angolino in alto, difficile da individuare. Ora seduto al posto della sua dirigente schiava si apprestava a seguire tutto al computer. Lui era seduto, Laura, la bella biondina alta e magra, ma con tutte le curve giuste, era sotto la scrivania, in ginocchio tra le sue gambe. L’aveva già preso in bocca e succhiava. Giulio l’accarezzava svogliatamente mentre guardava Maria. Purtroppo Maria era mascherata e Giulio non poteva vedere, ma solo immaginare, la sofferenza e la paura della schiava. Ogni tanto vedeva quel corpo sussultare spaventato, ma niente altro. Chi sa cosa sentiva? Si domandava Giulio osservandola. Desiderava essere lì ad accarezzare quel corpo tremante, sentire il suo cuore battere tumultuoso. Poi volse lo sguardo verso Rita che fumava tranquillamente seduta sulla cassa. Nei giorni precedenti Rita aveva preparato un po’ il terreno, ma quello che sarebbe successo era comunque un’incognita. Rita aveva lasciato cadere come per caso alcune paroline. - E se aveste una donna a disposizione inerme e sottomessa cosa fareste? – Il guardiano rispose che le avrebbero riempito tutti i buchi, l’altro un funzionario di poche parole assentì, le due donne si sarebbero fatte leccare fino a sfinire la troia. Poteva andare pensò Rita, poi si sarebbe visto cosa sarebbe successo davvero. ...
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