1. Alfredo e i camionisti


    Data: 16/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gollum, Fonte: EroticiRacconti

    Alfredo e i camionisti Alfredo, 30 anni, single da un anno, laureato in sociologia, di professione assicuratore, alto, magro con un po' di pancetta, aveva deciso di cedere ai pensieri che da un po' di tempo lo distraevano dal lavoro e dalle sue faccende quotidiane. Lui, etero, mai stato con un uomo, da diversi mesi ormai la notte si eccitava a pensare di essere posseduto. All’inizio era intimorito e preoccupato di questi pensieri nuovi, mai avuti prima; aveva cercato di scacciarli, con rabbia, concentrandosi sulle donne, su altre cose. Niente, quei pensieri tornavano più forti di prima. Pensò che se avesse ceduto a questi pensieri, se li avesse realizzati, forse si sarebbero dissolti. Era disposto a perdere la sua verginità anale, a farsi spruzzare addosso, o dentro di sé, nel suo didietro, o addirittura in bocca, lo sperma caldo di un uomo, pur di recuperare la sua tranquillità. Ormai si masturbava regolarmente, quasi due o tre volte a settimana, pensando di essere legato, imbavagliato, accarezzato, scopato. All’ inizio il suo seduttore immaginario non era ben definito. Poi pian piano lo definì sempre di più. Doveva essere un uomo grosso, forte, rozzo. Meglio se brusco e diretto. Vagamente sgradevole, sudato, con un forte odore di uomo. Un camionista era perfetto. All’ inizio pensò che non era facile trovare un obiettivo così. Nell’ immaginario collettivo, i camionisti vanno con le prostitute. Iniziò a cercare su diverse app di incontri gay. Non aveva molte aspettative ...
    ... all’inizio, ma la ricerca, anche se infruttuosa, contribuiva ad eccitarlo. Faceva conoscenza con molti uomini su queste app. Lui, dopo le chiacchiere iniziali, specificava subito che voleva essere dominato, legato nudo con corde o nastro adesivo, imbavagliato. Scartava i potenziali partner che non rispondevano al suo ideale, e soprattutto, non erano camionisti. Dopo tre settimane di ricerche, in cui sentiva che qualcosa stava per avvicinarsi, e di notti in cui si eccitava sempre di più a immaginarsi il fiato sul collo di un grosso camionista rude e maleodorante, sudato e appiccicoso, che prima gli carezzava il culo, poi frugava con le sue dita tra le sue gambe, pensò di aver trovato il match perfetto. Già dal nome: Ugo. L’ immagine: un uomo brutto, ma forte e virile. Collo taurino. Niente sorriso. Si eccitò solo al vedere la foto. Le maniere in chat: diretto, brusco, a tratti volgare, un po' ignorante per quanto riguardava la grammatica. Alfredo gli scrisse: - Vorrei essere legato, imbavagliato, e scopato nel cesso di un autogrill. Ugo: - Va bene, troia. Sei la mia puttana! L’ erezione di Alfredo aumentò ulteriormente. Avrebbe realizzato la sua fantasia! E forse dopo, a fantasia consumata, non sarebbe più stato tormentato da questi pensieri osceni! Alfredo gli scrisse:- Ci vediamo nell’ area di sosta dell’ Autogrill in località XXYY ?? Ugo: - Va bene, cagna. Vengo col camion. Ti faccio salire, ci facciamo un giro. Si diedero appuntamento per la sera dopo. La sera dopo, Alfredo ...
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