Alfredo e i camionisti
Data: 16/09/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Gollum, Fonte: EroticiRacconti
... bocca il cazzo puzzolente e dal sapore sgradevole, di piscio e sudore, di un camionista mai visto prima, mentre guida, e mi infila un dito nel culo, e che mi sta portando in un cesso pubblico per incularmi… La sua erezione iniziava a fargli male. Glielo tenne in bocca per almeno una decina di minuti. Poi Ugo disse: -Brava puttana, siamo arrivati. Alzati. Alfredo si staccò e si rimise seduto, non senza sforzo. Ugo, con il pene di fuori, fece manovra per uscire dall’ autostrada, ed entrò in questa nuova area di sosta, che sembrava deserta. Con il camion parcheggiò vicino ai bagni. -Ora ti porto dentro- gli disse mentre appallottolava le mutande di Alfredo e gliele metteva in bocca per imbavagliarlo di nuovo. Scese e chiuse la portiera. Fece il giro davanti al cofano, aprì la portiera di Alfredo, salì uno scalino, gli mise le mani sotto le ascelle e se lo issò in spalla. -Oh, issa. Non pesi poco, sacco di merda. -Mh!- protestò Alfredo. -Zitta, cagna, che ora avrai una brutta mezz’ ora. Scese sull’ asfalto, chiuse la portiera e si diresse verso i cessi, con Alfredo nudo in spalla. Mentre camminava, si leccò il solito dito e glielo rinfilò nel culo. Alfredo non se lo aspettava e sgranò gli occhi. -Mh!! Fece di nuovo. -Quante storie.. questo è niente. Siccome era tardi, non c’ era nessuno che li vide entrare nei cessi. Ugo lo fece scendere di fronte la cabina di un cesso. -Entra gli ordinò. Alfredo esitò un attimo. -Entra! –tuonò e gli diede una forte sculacciata. -Mh! Strillò ...
... femmineamente Alfredo, e si affrettò a entrare. Ugo entrò e richiuse la porta. Dentro si stava stretti. Alfredo era scalzo con i piedi sul pavimento lurido e appiccicoso, di piscio secco. C’ era odore di urina e feci. -Siediti- gli ordinò Ugo, e accompagnò l’ordine con una spinta. Alfredo si sbilanciò e si sedette con le natiche a contatto della tavoletta sporca. Ugo estrasse nuovamente il pene, lo sbattè un paio di volte sulle guance di Alfredo, che evitò il suo sguardo, poi gli tolse le mutande dalla bocca e le lasciò cadere per terra. Gli rinfilò il pene turgido in bocca, fino in gola. Con una mano gli teneva la nuca e gli impartiva il ritmo. Alfredo distinse il sapore del liquido prespermatico. -Guardami negli occhi, troia! Disse Ugo. Alfredo, arrossendo, obbedì. -Ah, brava…..sei la mia piccola e stupida puttana… Dopo cinque minuti di bocchino, Ugo estrasse il cazzo dalla bocca di Alfredo. Un filo di bava e liquido prespermatico rimase a far da liana tra la bocca di Alfredo e il glande di Ugo. -Alzati- gli ordinò, ma non c’ era bisogno, perché lo issò mettendogli le mani sotto le ascelle, lo girò e lo schiacciò al muro, mentre con la mano sinistra gli chiudeva la bocca. Ciaff!!!! Una fortissima sculacciata. –Mhhh!!!! Si lamentò Alfredo. – Zitta , puttana! Sei mia! – Ciaff!!! Ciafff! Altre due sculacciate. Il culetto di Alfredo iniziò ad arrossire, due piccole lacrime di dolore si formarono agli angoli degli occhi chiusi di Alfredo, che respirava pesantemente dal naso, la ...