1. Svegliati, bamboccio


    Data: 02/07/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Zindo

    Oggi sono passato a salutare mia madre, molto anziana.
    
    Mentre frugava dentro una scatola di latta mi ha chiesto: “Sai chi è passato a salutarmi qualche giorno fa? Sono venuti Paolo e Lucia, te li ricordi i nostri amici toscani?”
    
    Se me ne avesse dato il tempo avrei risposto:“Certo che li ricordo” ma non mi ha lasciato parlare. Ha tirato fuori dalla scatoletta un biglietto e porgendomelo ha aggiunto: “Hanno chiesto di te. Si sono trasferiti vicino Roma adesso. Mi hanno lasciato il loro indirizzo per dartelo. Hanno detto che avrebbero molto piacere di rivederti”
    
    Ho tra le mani il biglietto da visita che mi ha dato mia madre per conto di Paolo e Lucia. Oltre l'indirizzo ci sono anche i numeri di telefono dei due. Sono fortemente tentato di comporre uno di quei numeri e chiamarli. Però ho anche molte titubanze.
    
    Sono passati molti anni, troppi, da quella volta.
    
    Io ero giovanissimo allora. Era addirittura il tempo in cui, superato l'ultimo esame universitario, stavo approntando la tesi. Ora sto approntando i documenti per poter andare in pensione.
    
    Fate il conto di quanto tempo è passato.
    
    Non mi meraviglio che si ricordino ancora di me, neanche io li ho mai scordati. L'esperienza che abbiamo vissuto è indimenticabile.
    
    Mi meraviglio invece che siano ancora vivi. Credo che siano molto anziani oramai. All'epoca io avevo circa ventisei anni, Paolo quasi una ventina di più, Lucia più giovane di Paolo di qualche anno.
    
    Sì, certamente saranno anziani ora, anzi, ...
    ... proprio vecchi. Non serve fare i conti, basta guardare mia madre che ha solo pochi anni più di Paolo e mi è facile intuire quanto anche loro siano invecchiati.
    
    Ecco perché tentenno: rivederli e trovarli decrepiti significherebbe alterare uno dei ricordi più interessanti che ho della mia gioventù.
    
    Ci penserò su prima di decidere se chiamarli o no, se andarli a trovare o no. Per ora mi fermo a ricordare quella lontana memorabile esperienza che abbiamo vissuto tutti e tre.
    
    Mio padre era un militare soggetto a trasferimenti periodici per questo già a quell'età avevo abitato in numerose località: ero nato in Piemonte, avevo frequentato l'asilo e le prime due classi delle elementari in Toscana, concluso le elementari ed iniziato le medie in Romagna per completarle in Calabria. Dopo aver frequentato le superiori in Campania ho smesso di peregrinare al seguito della mia famiglia sistemandomi a Roma per frequentare l'università coabitando con altre tre coetanei.
    
    Quando stavo per laurearmi, come ho detto stavo preparando la tesi, i miei erano finiti in una nota località balneare sulla costa marchigiana.
    
    Io pur risiedendo abitualmente a Roma non è che fossi già autonomo e che vivessi indipendente dalla mia famiglia, al contrario tornavo spesso, all'incirca ogni due settimane, sulla riviera delle Palme, a casa dai miei, per rifornirmi di viveri e di soldi.
    
    I miei genitori avevano stretto amicizie in tutte le località dove avevano risieduto e per questo, quando erano finiti ...
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