Svegliati, bamboccio
Data: 02/07/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Zindo
... vestito di un preservativo così umido che brillava quasi, riflettendo la luce.
Non ci voleva un genio per capire che avevo interrotto una scopata.
Forse per il grido della donna o forse anche il mio tono di voce piuttosto alto nel chiedere chi fossero, si svegliò anche mia madre la quale apparve alle mie spalle, accendendo anche la luce nel corridoio. Quasi come se fossi io a dover dare giustificazioni mi bersagliò di domande: “E tu che ci fai qui? Perché non sei a Roma? E' successo qualcosa?”
Non risposi ma chiesi “Chi sono? Che ci fanno in camera mia?”
Mia madre addirittura si scusò con loro, mi tirò per un braccio e con l'espressione come quella di chi vorrebbe rivelare il nascondiglio di un tesoro mi disse “ Sono Paolo e Lucia, i nostri amici toscani, perché non hai detto che tornavi? Che figura, che figura!
“Chi è?” Chiese mio padre il quale però riprese a russare subito dopo aver detto “Ahhhh” quando mia madre gli disse “Niente, sono io che sto chiudendo la cucina”.
Io non capivo mia madre e mi risentii: “Sono io che devo avvertire quando torno o voi che dovreste chiedermi il permesso di far dormire estranei in camera mia?”
“Non sono estranei, sono amici nostri”
“Se sono amici vostri fateli dormire nel vostro letto. Io vado a lavarmi, tu vedi come risolvere la faccenda, perché io voglio dormire nel mio letto...e cambiami le lenzuola.”
Me ne andai in bagno incazzatissimo, mentre i due erano mortificatissimi. Li sentii dal bagno parlottare ...
... con mia madre. Udii il suono delle voci senza captare le parole se non qualcuna a caso. Del resto non stavo certo ad origliare. Feci la doccia più per scaricare l'arrabbiatura e lo stress da viaggio che per effettiva necessità igienica. Non avevo preso con me biancheria pulita, per questo uscii in accappatoio.
Trovai l'atmosfera totalmente diversa da come l'aveva lasciata. Sia mia madre che i due estranei sembravano allegri o almeno che si stessero divertendo. Non c'era più traccia di alcun disagio sulle loro facce.
In più il mio letto prima disfatto era stato risistemato ed il divano sul quale prima stava solo un cuscino e delle lenzuola mal spiegazzate, era stato aperto in versione letto matrimoniale e come tale era stato già approntato con cuscini , lenzuola e tanto di copriletto.
Feci una domanda superflua tanto la risposta era evidente dallo scenario che avevo davanti agli occhi.”Cioè? Dovremmo dormire tutti in una stanza?”
Mia madre non diede il tempo agli altri due di proferir parola ma, recuperato il suo atteggiamento di prima mi aggredì verbalmente con una certa veemenza: “Oh, piantala ora e se non ti sta bene vai a cercarti una camera, ammesso che tu riesca a trovarla quando tuo padre non è riuscito a trovarne una per loro in tutto il pomeriggio. Perché a Roma non condividi la casa con quei tre e la stanza con quel tuo amico Fabio? Che differenza c'è? Potevi anche avvertirci che tornavi e poi in garage c'è sempre il sacco a pelo che usi in campeggio, usa ...