1. I tormenti di nonna Marta (parte settima)


    Data: 02/07/2018, Categorie: Incesti Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti

    ... che ancora gli uscivano dalla cappella. Quindi guardò suo figlio negli occhi e, quasi con aria di sfida, deglutì le ultime gocce che ancora aveva in bocca per poi sorridere d’orgoglio. Quando Leonardo le tese le braccia per rialzarla, lei si precipitò verso di lui per stringerlo in un abbraccio fortissimo pieno d’amore. La loro unione era così romantica che mi sentii di troppo, così mi congedai da loro. “Bene mie piccioncini, ora vi lascio soli. Non disturbatevi a mostrarmi la via per l’uscita, la troverò da sola.” Appena in auto sentii il trillo di WhatsApp, ferma al primo semaforo rosso lessi il messaggio. Era Leonardo, mi scriveva “Grazie, grazie, grazie” almeno cento volte, riempiva tutto lo schermo del telefonino. Subito dopo me ne arrivò un altro da un contatto sconosciuto, lo lessi: “Grazie Marta per avermi liberata dalle catene che mi legavano e opprimevano, Leonardo mi aspetta per un altro giro di giostra. Grazie ancora. Ti bacio. Sabina.” Ero fiera di me, il mio biondino alla fine era arrivato al suo obiettivo, e sua mamma, finalmente, aveva riscoperto la sua sessualità. Una cosa ancora turbava i miei pensieri, ovvero che Leonardo era figlio del mio defunto marito, e quando ci pensavo la cosa mi disturbava. Appena giunta a casa cercai di rilassarmi con un bel bagno caldo. Mentre la vasca si stava riempiendo, con gli occhi chiusi facevo scorrere il doccino con un getto d’acqua bollente su tutto il corpo, principalmente sui seni, sui capezzoli e soprattutto sul pube. ...
    ... Adoro sentire l’acqua calda massaggiarmi il clito. Ad un certo punto la porta si aprì improvvisamente e apparve il mio Davide. Un riflesso pudico incondizionato mi spinse a coprirmi il petto, questa cosa fa impazzire il mio nipotino. Mi si avvicinò e mi diede un bacio sulle labbra. “Nonna vuoi che ti insaponi la schiena?” Domanda retorica. “Se ti fa piacere..” Il porcellino non se lo fece ripetere due volte, subito iniziò a far scivolare le sue mani sui miei seni, sulle cosce, sui piedi e sulla schiena e, anche se ci passò molto vicino, evitò ogni volta di accarezzarmi la mia micia ormai impaziente di ricevere le sue carezze. Avevo voglia di muovermi e inarcarmi per offrirla al suo piacevole tocco, ma lui la evitava accuratamente, forse per farmi eccitare di più. Davide si chinò verso di me e mi diede un bacio profondo sulla bocca mentre, contemporaneamente, sentii le sue dita penetrarmi dolcemente. Allora una forte scarica elettrica percorse nel mio bassoventre ventre tanto da farmi tremare dal piacere. Ero al limite del godimento quando il suo va e vieni dentro di me cominciò ad essere sempre più profondo. La mia mano cercò e trovò il suo cazzo già duro. Il sentire questo pezzo di legno tra le sue gambe, aumentò in me la voglia. “È quello che stavi cercando vero?” “Ohh, si tesoro.” Lui si calò subito pantaloni e slip e la sua verga svetto davanti al mio viso. La contemplai e l’accarezzai estasiata come fosse la prima volta che la vedessi. Davide cerco di raggiungermi nella ...
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