La cena del cornuto
Data: 04/07/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: single80fe, Fonte: Annunci69
... torna a massaggiarmi. Si china e me lo lecca, lenta, mentre guido verso la nostra casa.
Sentiamo al telefono: - Dai, Andrea, guarda che cazzo che ti è venuto a pensare a Sara. Sei proprio un maiale, e io sono una troia.
- Dai, non parlare così di te - ma lo dice ansimando.
- E invece sono un troia, a segarti in mezzo al traffico notturno: pensa se qualcuno ci vedesse. Gli verrebbe il cazzo duro, o si bagnerebbe la figa.
- Dai, non sono abituato a sentirti così - ma il suo respiro tradisce il fatto che è arrapato come un porco.
Nella nostra auto, Sara sorride: - Marta è proprio la porca che stavamo cercando, lo sai?
- Si, ma è nell’altra auto
- Aspetta, sii paziente.
E mentre lo dice sento il calore della sua bocca attorno al glande, mi avvolge, mi lecca, lo fa scivolare e arrivo fino alla sua gola: la allarga per farmi sentire la cappella accolta e poi lo fa scivolare fuori, completamente ricoperto di saliva.
Dal vivavoce sento il respiro di Andrea, che geme, e urla, gode di brutto.
- Che porco nascosto che sei, Andrea, mi hai sborrato la mano e il vestito - dice Marta.
- Sei tu che mi ecciti - dice lui, post orgasmo.
- Ora che hai goduto sei tranquillo, eh? Vuoi salire da me?
- Sai, mi devo svegliare presto, domani, dovrei rientrare.
- Sei il solito egoista - dice lei - ho la figa fradicia e mi lasci così.
- Lo sapevi che dovevo rincasare presto, dai, non fare i capricci.
Le parte una risata: - Tranquillo, magari pensami ...
... mentre mi masturbo.
Ho la cappella che esplode, tra il piede di Marta, le mani e la bocca di Sara, la telefono che si sta riagganciando.
- Ora, M. andiamo a casa di Marta. - Dice Sara, rimettendomi il cazzo nei pantaloni, a fatica.
- Ah si? Eravate d’accordo così? Farlo sborrare per averci entrambi da lei?
- Si, certo, io e Marta siamo molto - e mentre sta parlando allarga le gambe per mostrarmi una figa splendida, bagnata, completamente depilata e senza mutandine - intime.
Si masturba mentre guido, lentissima. E’ pluriorgasmica, e so che potrebbe godere, qui e ora, nella mia auto, schizzando anche. Ma ci stiamo trattenendo entrambi: abbiamo voglia di giocare.
Il resto del viaggio è quasi un sogno. Mi risveglio a casa di Marta: io, lei e la mia donna, Sara, nudi, a letto, vicini. Sara ha il viso tra le gambe di lei, mi guarda con la coda dell’occhio mentre tiene nella mano e masturba una erezione potente, come raramente ho avuto.
La guardo leccare lenta la figa della migliore amica: scivola con la lingua su tutta la superficie, lentissima. Si sofferma sulla clitoride, mentre scivola su e giù sul mio cazzo sempre più teso. Potrei sborrare da un momento all’altro, ma non deve accadere.
Marta ansima, le mani ad allargarsi la pelle delle cosce per lasciare a Sara la possibilità di leccarla meglio: - M., ma quanto è mmmm bella mmmsii la lingua di Sara?
- La sta usando tutta per te, Marta - le rispondo, eccitato.
- Guarda che posso farti assaggiare la mia - ...