La mia adolescenza 5
Data: 10/07/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987
PREMESSA (DA LEGGERE E NON SALTARE): Il prossimo capitolo uscirà GIOVEDI'. Questi racconti si collocano prima dell’inizio della saga “IL FIDANZATO DI MIA SORELLA”. Possono essere considerati dei prequel non dei sequel, quindi, se volete leggerli immedesimandovi, dovrete dimenticare tutto quello che avete letto finora o almeno cercare di posticiparlo nella vostra mente in modo da rendere queste letture più facili senza confondervi cronologicamente.
Attori in erba provano…a scopare
CAPITOLO 5
Come già accennato nel precedente capitolo, nel mese di Settembre, con l’inizio della scuola, un nuovo ragazzo si trasferisce nel mio liceo. Si chiama Alberto, ha la mia stessa età, ha i capelli neri sempre portati a spazzola e gli occhi verdi. Nonostante frequenti la IV° di un’altra sezione, non faccio altro che guardarlo tutti i giorni durante la ricreazione, mentre aspettiamo l’arrivo del professore, perfino mentre usciamo dalla scuola cerco di guardarlo per l’ultima volta giornaliera in modo da fissarlo bene nella mia mente e poi utilizzare quest’ultimo ricordo per segarmi immaginando che mi stia scopando. Dal canto suo, però, non c’e’ nessun interesse verso di me. Si capisce che e’ un etero convinto perché non gli piace questo mio attaccamento quasi morboso nei suoi confronti e dal momento e’ arrivato, quando le quarte si uniscono insieme, non mi hai mai rivolto la parola come se parlandomi, io lo trasformassi in un omosessuale oppure venga additato come gay dagli altri ...
... compagni solo e semplicemente perché mi parla. Dopo qualche tempo, durante la ricreazione, lo vedo insieme ad un gruppetto di ragazzi dopo c’e’ anche la presenza di un ragazzino di prima. Quando passo lo guardo come faccio ogni volta che posso e poi lo sento rivolgere verso di me, una frase spiacevole.
“Ma cchi cazzu tena dde guardare ssu ricchiune?” (Ma che cazzo ha da guardare questo ricchione?)
Il cuore mi batte all’impazzita, sono molto agitato e anche un po’ spaventato. Mi chiudo nel bagno sperando che non mi raggiungano ed aspetto che l’agitazione passi da sola. Penso immediatamente di non guardalo più, di smetterla per paura che possa farmi qualche scenata davanti agli altri che, pur sospettando della mia omosessualità, non ne hanno ancora la prova però poi quella frase mi carica ancora di più, non voglio dargliela vinta e quando esco dal bagno lo trovo in compagnia solo del ragazzino di prima e questa volta non guardo solamente Alberto ma anche il ragazzino. E’ un osso duro, non riesco a convincerlo ma non mollo la missione.
Non faccio altro che guardarlo tutto il giorno, ad ogni ora, ogni volta che ne ho l’occasione, devo fargli venire il disgusto di essere guardato in continuazione anche se lui, per smorzare un po’ la cosa, mi chiama in vari modi ma quello che mi piace di più e’ “Spermaboy”. Quando sento che mi chiama così per la prima volta, non faccio nessuna reazione. Lui sicuramente immaginerà che ho assaggiato diverso sperma e nella mia mente penso che ...