1. La soluzione al mio problema è in casa


    Data: 10/07/2018, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... mia mano corre fra le mia cosce. Prendo ad accarezzarmi la patata e con le dita vado in cerca del clitoride. Lo stuzzico, sento che si allunga, si indurisce. Dio come vorrei che una lingua me lo leccasse. Vorrei essere una contorsionista in modo da poter portare la mia testa fra le mie cosce, avvicinare la bocca al pistoncino, circondarlo con le labbra e succhiarlo. Navigo con la mente in cerca di una figura maschile ed ecco che un viso si manifesta. Lo riconosco. &egrave Gino, mio figlio. Che ci fa nei miei pensieri? e per lo più mentre mi sto masturbando? Oh dio. Perché non ci ho pensato prima. &egrave lui il maschio di cui ho bisogno. Nonostante la sua età (ha superato da poco i 18 anni) &egrave fisicamente ben messo e se tanto mi da tanto deve essere anche ben fornito. Non ho più bisogno di scervellarmi. La soluzione del mio problema &egrave in casa. Devo solo cercare di portarlo a letto senza traumatizzarlo. Non sarà semplice convincerlo. Se ci riesco otterrò un duplice risultato. Non tradirò mio marito perche lo farò con suo figlio ed &egrave come se lo facessi con lui; la cosa resterebbe in famiglia; nessuno saprebbe niente ed io non verrei additata come una che cornifica il marito. Sto parlando di Gino, mio figlio, &egrave con lui che sto pensando di tradire mio marito. Così sarà. Esco dalla doccia, mi asciugo, cospargo il mio corpo di olio profumato e mi friziono. Pettino i miei biondi e ricci capelli lunghi fino a metà schiena. Indosso un reggiseno con le coppe che ...
    ... tengono sollevate le mie gemelle della misura 34 D (IV taglia) ma che non nascondono i grossi e rosei capezzoli; infilo un tanga che mi copre la micina sul davanti mentre dietro tiene scoperto tutto il culetto; inguaino le mie gambe in calze nere a rete con maglia larghe che tengo su con un reggicalze di merletto nero; ai piedi calzo scarpe nere lucide con tacco da 12cm e nascondo il tutto con una vestaglia di velo nero lunga fino al pavimento. Sono pronta per sferrare l�attacco. Esco dalla camera e raggiungo il salone al piano di sotto. Lui &egrave ancora lì. Mi avvicino. Lui solleva gli occhi e mi vede. La vestaglia &egrave aperta e non nasconde niente. Manca poco che non gli viene un accidente. Diventa rosso come un peperoncino. Ha ragione. Non mi ha mai vista così conciata. Apre la bocca ma non un suono gli esce. Poi riesce ad articolare una parola.�Mammaaaaaa ��.�Mi siedo sul divano. Lui continua a tenere gli occhi fissi sulle mie tette. Sollevo una mano e gli accarezzo il viso.�Ciao, tutto bene, la giornata com�&egrave stata?�Mio figlio riesce a distogliere lo sguardo dalle mie mammelle e fissa i suoi occhi nei miei. Ancora quella parola.�Mammaaaaaa ��.�&egrave il momento di aggredirlo.�Gino posso farti delle domande? Ti avverto che le domande che ti farò riguardano la mia sfera privata ed intima quindi non scandalizzarti e rispondimi con sincerità. Non tergiversare. Ho bisogno di sapere cosa pensi di me.�Vedo il suo pomo di Adamo salire e scendere. Sta ingoiando aria. ...
«1234...»