1. Marta la scema


    Data: 12/07/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Edipo

    ... interdetto per un attimo. "Vuoi vederlo?", urlò a sua volta. Salì le scale seguito dagli altri. Marta non sembrava impaurita o preoccupata e mi teneva per mano. I quattro irruppero nella stanza e sogghignarono vedendoci stretti. "Siete la coppia più bella del mondo..." cantarono in coro. "Basta, lo scherzo è finito", dissi io, "andiamocene." Fui spinto indietro. "Ci hai preso abbastanza per il culo, ti sei divertito, no? Adesso vogliamo divertirci anche noi. La tua ragazza adesso ci fa un pompino a tutti e quattro e tu stai a guardare." "Va bene", disse Marta, inginocchiandosi. "Chi è il primo? Tanto nessuno ce l'avrà bello come il suo." Sentii Sergio che sussurrava a Paolo:" Questa è scema, capacissima di staccarcelo a morsi." "Allora faremo così: uno te lo mette davanti, l'altro dietro, due alla volta e gli altri due fanno assistere questo stronzo allo spettacolo della sua bella infilata da tutte le parti. Che ne dici?" Marta scosse la testa. "Potete mettermeli dove volete tanto siete solo degli scemi." "Noi scemi? Senti chi parla!" "lo so che non sono tanto sveglia ma lui mi vuole bene e ha promesso di sposarmi." Un uragano di risate accolse queste parole e tutti si congratularono per il lieto evento. Era troppo. "Ora finiamola. Se dovete regolare dei conti, fatelo con me. Lasciatela stare e andiamo a discutere da un'altra parte." Venni di nuovo spinto indietro. "Basta, la fottiamo o no questa troia?" Due di loro si sbottonarono mentre Valerio, il più grosso della ...
    ... compagnia, mi teneva fermo bloccandomi con un braccio stretto attorno al collo. Mi liberai pestandogli un piede e rifilandogli una gomitata ma Luca mi diede una spinta, caddi e andai a sbattere la testa contro uno spigolo della macchina per cucire. Portai una mano alla testa e me la ritrovai piena di sangue. Tutti si spaventarono vedendolo ma Marta li spaventò ancora di più con il grido che emise. "Che cosa gli avete fatto?" Si avventò contro il più vicino che era Paolo e gli graffiò la faccia e gli infilò un dito in un occhio e stavolta fu lui a gridare come un gabbiano. Poi prese a pugni Sergio, afferrò una forbice da lavoro e colpì di striscio Valerio. Luca era fuggito a gambe levate, così rimanemmo in tre a leccarci le ferite mentre Paolo si lamentava per il suo occhio. Marta corse da me e mi abbracciò. "Portami a casa mia" le dissi e lei mi alzò e aiutandomi a reggermi e tamponando la ferita con un fazzoletto davvero mi condusse quasi di peso a casa, attraversando il paese tra gli sguardi sbigottiti di tutti. E ancora più basiti furono i miei quando ci videro arrivare insieme e chiesero che era successo. Fu Marta a rispondere. "Mi ha difeso, noi ci vogliamo bene e siamo fidanzati." "Ma che significa?" domandò mia madre, incredula. Ritenni opportuno svenire. Il giorno dopo i carabinieri andarono a prendere Marta. Sergio aveva qualche livido sulla faccia, Valerio poco più di un graffio a un fianco ma Paolo rischiava di perdere l'occhio. A me diedero dei punti di sutura sulla ...
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