1. Gigolò


    Data: 12/07/2018, Categorie: Etero Autore: Zindo

    Mentre la signora si rivestiva, Daniele andò in bagno per temporeggiare.
    
    S'era appena rivestito dopo essersi fatto la doccia insieme alla cliente; non aveva bisogno quindi né di lavarsi ancora né di espletare altre funzioni fisiologiche.
    
    Utilizzò lo specchio per controllare più che aggiustarsi il nodo della cravatta ed il ciuffo dei capelli, entrambi già perfettamente a posto.
    
    Qualcosa doveva pur fare per lasciare alla signora anche il tempo necessario per lasciare sul tavolinetto la somma non pattuita con precisione ma che, parlando tra le righe, aveva fatto capire quale poteva essere al minimo che lui si aspettava. Sperava anche che la signora aggiungesse di sua iniziativa un extra.
    
    Ebbene sì, Daniele era uno gigolò e stava impegnando gli ultimi minuti di una sua prestazione; quella con una nuova cliente più strana che piacente.
    
    Facendo quel mestiere non poteva badare alla piacevolezza delle clienti, anzi doveva ringraziare la natura che lascia esistere anche le donne non belle e che, con l'aumentare dell'età, diminuisce la bellezza a chi l'ha avuta in precedenza.
    
    Infatti erano le “donne non belle” e le “donne non più belle” le sue clienti, oppure addirittura le “non donne”.
    
    La signora che si stava rivestendo era tra le più piacenti che aveva avuto se non la migliore in assoluto, infatti era una “non più giovane”, non una “non più bella”.
    
    Aveva abbastanza fascino, tanto che lo stesso Daniele si era stupito quando lei era andata a cercarlo, a cercare ...
    ... lui in particolare e non un accompagnatore qualunque.
    
    Non gli era sembrato che fosse una donna che avesse bisogno di pagare per avere compagnia maschile, a meno che non fosse stata una che non si accontentava di uomini di media o terza età ma probabilmente era disposta a pagare per avere un maschio giovane, di bella presenza e prestante come lui.
    
    Quel pomeriggio Daniele, aveva trovato sul suo telefonino il segnale di una “chiamata persa” del suo amico Biagio. Anziché richiamarlo, avendo poco da fare, era passato dal mega centro commerciale della zona est della città, dove Biagio lavorava in uno dei bar interni al centro.
    
    Biagio appena lo aveva visto lo aveva rimproverato per il fatto che non passava più tanto spesso come una volta e gli aveva dato un foglietto con un numero telefonico dicendogli “Chiama questa, sarà venuta almeno tre volte a cercarti, è una con il grano questa”.
    
    Daniele aveva chiamato subito e aveva concordato il “servizio” che ora stava portando al termine.
    
    Subito dopo aveva chiesto a Biagio “Perché hai aspettato me? Non potevi passarla ad uno di questi nuovi? O devo pensare che è tanto brutta che non l'hanno voluta?”
    
    “Guarda che è stata lei a chiedere di te, non di un accompagnatore. E' stata esplicita, ha detto di voler incontrare Marina Daniele appena possibile”
    
    “Pure il mio cognome sa?”
    
    “Qualcuna deve averle fatto il tuo nome”
    
    “Non credo. Chi passa la segnalazione fornisce anche il mio numero di telefono”
    
    “Volevo darglielo ...
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