Gigolò
Data: 12/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Zindo
... sono la moglie del tuo amichetto. Ho trovato troppi indizi da avere più certezze che sospetti dei suoi tradimenti, per questo ho frugato sia tra alcune sue carte e sia sul suo telefonino e sono arrivato al tuo nome e al recapito del tuo intermediario” …
Per “l'intermediario” intendeva l'ignaro Biagio.
Aveva continuato la confessione-sfogo dicendo che in fondo le era più facile accettare che il marito la tradisse con un uomo che con un altra donna, perché significava che aveva cercato altrove ciò che lei proprio non poteva dargli, invece se fosse andato con un altra donna si sarebbe sentita umiliata. Aveva anche chiesto di sapere cosa amava fare suo marito con Daniele e costui si era rifugiato in un diplomatico “Quando un cliente mi paga, nel prezzo è compreso la riservatezza. In un certo senso sono obbligato al segreto professionale”.
In realtà era stato messo in difficoltà perché rispondendo alle precedenti domande, quando gli aveva chiesto se tra i suoi clienti c'erano anche uomini lui aveva mentito dicendo “Come lo sai? Sì, ce ne è uno. Ci vado perché paga bene”. Aveva mentito. Altro che uno . Lui andava con chiunque pagava.
Dopo lo sfogo della donna avrebbe voluto chiederle chi fosse il marito, ma come poteva se aveva affermato di avere un unico cliente maschio? Aveva optato per “Scusami ma non ricordo il tuo nome, come hai detto che ti chiami?”. Sperando che dal nome di lei potesse risalire ad individuare il marito.
“Non l'ho detto perciò non lo ricordi, ...
... del resto ha importanza? Non devi inserirmi nella tua agenda, non credo che ci vedremo ancora noi due a meno che mio marito non voglia presentarci, ma sarà lui a deciderlo ed chiedertelo, io non lo influenzerò di certo”
“Peccato, perché immaginavo che questo incontro comprendesse anche la parte migliore dei miei servizi. Mi sarebbe piaciuto fare sesso con te”
“Ho detto che non ci vedremo ancora non che il nostro incontro sia già finito. Se ti ho chiesto di portarmi a casa tua probabilmente è perché giacché pago voglio verificare fino in fondo com'è la persona che soddisfa mio marito. Visto che ti senti vincolato dal segreto professionale mi sento ancora più sicura e visto che mi sono imbarcata voglio navigare”.
Avevano navigato infatti.
Daniele era un professionista ed avrebbe saputo fare la sua parte comunque, ma trovandosi con una donna decisamente migliore rispetto alla media delle sue clienti, oltre il mestiere ci mise anche un poco di passione. Fu attento a percepire dai piccoli segnali quando la donna provava più piacere e si prodigò molto volentieri non solo all'atto penetrativo con correlati movimenti corporei per scorrere con il suo cazzo nella figa di lei, ma volle godere nel percepire che la donna provasse piacere. Fece di tutto perché lei ne provasse tanto, e per tempi prolungati, attardandosi a leccarle i lobi delle orecchie ed il collo quando si era reso conto che erano due zone erogene della signora, cambiando ritmi e posizioni quando percepì che la ...