1. Gigolò


    Data: 12/07/2018, Categorie: Etero Autore: Zindo

    ... signora, abbandonando quella vaga "raffinata signorilità" che aveva da vestita, una volta nuda, senza dirlo a parole esplicite, dimostrò di voler essere trattata da gran troia, come se avesse in corpo la smania di voler provare in un solo rapporto, tutte le sfaccettature che il sesso offre. Aveva infatti lasciato capire di voler variare spesso non solo posizioni ma anche genere di prestazioni, offrendo le sue mani per le carezze e per una iniziale masturbazione, la bocca e la lingua più per stimolati leccamenti che per un vero pompino, le sue tette un poco cadenti ma non ancora avvizziti, per una "spagnola", ovviamente concesse il piatto forte, cioè la sua figa, ma servita in più maniere: dalla classica missionaria, alla pecorina, allo stile "spegnimoccolo". Lasciò capire con i gesti, senza dirlo esplicitamente, di non gradire la penetrazione anale, ma sembrò apprezzare molto le attenzioni di lingua e di membro, da parte di Daniele, anche tra i suoi glutei e sull'orifizio che tra di essi si nasconde.
    
    Raccontare i dettagli? Sarebbero poco interessanti! In fondo non erano né due innamorati, né due amanti della trasgressione per il gusto del "provare piacere e basta", ma solo due che stavano avendo un rapporto mercenario. Fu una trombata fatta bene tra un maschio che scopava per denaro ed una donna che lo faceva per vendetta contro il marito.
    
    Alla fine nessuna sdolcinatezza, ma solo il completamento del contratto.
    
    Lei aveva chiesto “Non sono pratica quand'è che si ...
    ... salda il conto? Spero non in mezzo alla gente. Mi dici adesso quant'è la tua ...parcella? Regolarizziamo il conto adesso, è meglio.”
    
    Aveva finto disinteresse Daniele con “Ma sempre al denaro pensi? Guarda che io non lo faccio solo per quello, comunque...non saprei che dirti,... non sei come le altre, con te è stato molto piacevole,...fai un po tu”
    
    E si era ritirato nel bagno sperando che la donna fosse generosa.
    
    Però oltre sperare, quando era uscito dal bagno aveva verificato la cifra che la donna aveva scritto sull'assegno che lei aveva messo sul tavolino, in parte sotto una statuetta di alabastro, come fosse un fermacarte. La cifra però era in bella vista e al solo vederla Daniele esclamò con sincerità “Dai, hai esagerato”
    
    “Te li sei meritati. Ho lasciato il beneficiario in bianco, te lo compilerai tu. Adesso ti spiace portarmi al parcheggio dove ho lasciato la mia macchina? Sono molto in ritardo per impegni importanti”
    
    Parlando aveva anche preso per un braccio Daniele come a tirarlo per fare presto. L'uomo l'aveva assecondata senza prendere l'assegno, tanto era in casa sua. Sarebbe stato di cattivo gusto far vedere che aveva fretta di metterselo in tasca.
    
    Quando furono al parcheggio, la donna appena scesa dalla macchina aveva riaperto lo sportello ed aveva detto “Scusami. Sono proprio una sbadata. Mi sono dimenticata di firmare l'assegno, ma non ci sono problemi, puoi fartelo firmare da mio marito. Abbiamo il conto cointestato. E' dall'estratto conto infatti ...
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