Una sorpresa proprio inaspettata
Data: 12/07/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: cuckold211
... culo, di cui si indovinavano le fattezze, mentre mi precedeva in cucina, perché esclamai:
"Fai di tutto per trattarmi da estraneo? Che devo farci, da solo, in salotto? Vuoi proprio privarmi della visione di te e della tua compagnia?"
Era di spalle e stava per prendere l'occorrente per il caffè quando l'afferrai e presi a baciarla con ardore, che me ne veniva dal forte desiderio di lei.
Tranne un primo abortito tentativo di ribellarsi, lei rispose al mio bacio invadendomi la bocca con la sua lingua.
Allora presi a palparla tutta: seni, cosce, fica, culo. Lei era come paralizzata, si lasciava fare tutto e, poi, con naturalezza, mi sciolse la cintura dei calzoni, aprì la zip, vi infilò la mano dentro e la estrasse dopo aver impugnato il mio cazzo, duro come il marmo.
Lo teneva stretto nella mano; cominciò un lento movimento di su e giù; lo scappellò e, alla fuoruscita della fava violacea, non seppe resistere: si inginocchiò e prese a leccarlo.
Mi stava regalando un pompino a quel dio biondo, infilandosi il cazzo fino in gola, poi lo tirava fuori, se lo ammirava, gli passava sopra la lingua e lo risucchiava in gola.
Fu a quel punto che vidi Gianni nel riquadro della porta della cucina, che, con espressione tra il sorpreso e l'incredulo, si godeva la scena.
Il mio primo impulso fu quello di ritrarmi, ma lei, afferratasi alle mie natiche, si spinse il cazzo completamente in gola, non senza lanciare al marito uno sguardo d'intesa pieno di libidine.
Anzi, ...
... approfittando di un momento che si trovò ad avere la bocca libera dal cazzo, disse:
"Era così che hai sognato di vedermi? Come una puttana che lecca il cazzo ad uno sconosciuto? Se mi vuoi puttana, sta sicuro che non è tutto qui!"
Fattomi liberare i piedi dagli indumenti ammucchiati a terra, si alzò, prese la mia mano e, discinta come si trovava, con il camicione parzialmente aperto sul davanti, con le tette al vento, avendole, poco prima, tirato su il leggero reggiseno, mi guidò verso la camera da letto.
Gianni in un attimo si denudò e ci seguì. Aveva un membro più piccolo del mio (19 cm.) di un paio, o forse tre centimetri, e la cosa mi inorgogliva non poco.
Annamaria, completamente nuda, si distese supina sul letto ed io mi fiondai tra le sue cosce per lambire con la lingua tutti gli umori che le fuoruscivano abbondanti dalla fica. Il cunnilinguo durò a lungo perché aveva un odore ed un sapore inebriante ed io, mentre la masturbavo con le dita, spaziavo con la lingua lungo il perineo fino alla rosetta racchiusa tra i glutei.
L'operazione provocava ad Annamaria scosse e fremiti continui che la facevano urlare:
"Quanto sono troia... è bello essere troia... mi faccio leccare la fica da un estraneo davanti a mio marito... ma non finirà qui, perché vorrò farmi chiavare... e, sapere che mio marito sarà cornuto contento, mi stravolge. Gianni, vieni qui e scopa in bocca tua moglie, perché è una grande puttana."
Così dicendo si mise carponi ed io non persi tempo ...