1. Il girone della m - atto primo - "l'ortaggio"


    Data: 15/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL

    ... lubrificarmi la bocca a suon di sputi. Ma la saliva si sa è un composto vischioso e compatto, pertanto va spalmata con cura perché assolva alla sua funzione di lubrificante. E così fece col spalmarla accuratamente con l’indice ed il medio della sua mano sulla base della lingua, ed attorno al palato. Aveva cura di lasciare spalancata la mia bocca con l’altra mano, come dal dentista. La differenza con un dentista stava che il mio lui caricava la sua gola e sputava, sputava forte nella sua sputacchiera…Mi sollevò la lingua e diede sputi sotto di essa perché io avessi riserve opportune di saliva per lo stantuffo della zucchina. Quando la bocca fu satura di saliva, l’eccedenza tenacemente aggrappata sulle sue dita, fu mollata sulle mie labbra e sui miei baffetti con opportuno strofinio.
    
    E poi giù, giù di zucchina.
    
    Un giorno venne a trovarci il suo amico, Federico. Mentre il mio lui si cimentava ad affondare l’ortaggio in gola, e assicuro che ci metteva tutto il suo impegno, suonò il citofono. Mollò la presa, mi guardò fisso negli occhi e mi ingiunse di stare fermo. Aprì la porta e tornò al suo lavoro. Io urlavo quasi a bocca spalancata e le mie mani afferrarono i suoi polsi per placare la sua foga, ma mi tirò il primo dei suoi sganascioni..Poi entrò Federico.. “ma che cazz---’” disse perplesso e fissò lui con aria preoccupata.
    
    “Dai, non stare li impalato.. vieni a darmi una mano”..
    
    Senza mollare la presa, Riky si mise comodo sedendosi a cavalcioni sulle mie gambe ...
    ... mentre Federico si apprestò a levarsi il giubbotto e a levare le mie mani dai suoi polsi lasciando così il mio Riky l’agio di lavorare.
    
    Io assistevo alla sua bella capigliatura che andava scompigliandosi a mani bloccate mentre lui quella sera ci dava proprio dentro.
    
    Poi tirò fuori l’ortaggio, contò fino a dieci e poi di nuovo giù, la zucchina in gola, issata e stantuffata per altro minuto. Federico tenne così forte i miei polsi che nella contorsione perdemmo l’equilibrio. Caddi su un fianco e con me anche Federico, mentre il mio lui riuscì a tenersi in piedi. Federico allora pose la sua scarpa contro la mia tempia schiacciandomi al pavimento mentre Riky, piegato e a due mani, continuava imperterrito a stuprarmi la gola col suo ortaggio.
    
    Riuscii a divincolarmi. “Basta ti prego, basta”.. implorai… “Dai basta così” disse Federico che molò il suo piede.. Vidi il mio Riky in affanno che si persuase di non proseguire ad oltranza quel suo stupro ad opera della zucchina.
    
    “Aprigli la patta” disse Riky a Federico, e Federico slacciò i miei calzoni portandoli sotto le ginocchia. “Masturbati verme”.. e presi a masturbarmi così in terra, semivestito, menandomelo in fretta come un verme. Dal basso li guardavo mentre loro mi guardavano. Federico accese una sigaretta e la porse a Riky e poi gli disse “Dai che il cinema ci aspetta”… Li vidi andare nell’altra stanza, venni a sborra e dolcemente cacciai fuori la mia zucchina dalla bocca.
    
    Andarono al cinema. Io rimasi a casa per pulire ...
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