1. Impiegato e amante


    Data: 15/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    ... toccarono, scorrendo una sull’altra, rincorrendosi, colpendosi e continuando a giocare per diversi minuti. Entrambi, ad occhi chiusi, provarono piacere nello scambio.
    
    “Hai fumato?”
    
    “Si, ma prima, tanto prima...”
    
    “Lo sai che non mi piace quel gusto...” disse con fare seccato prima di sciogliersi in un profondo sorriso e rituffarsi sulla sua bocca.
    
    Intanto le mani dell’uomo continuarono ad accarezzargli le spalle, la schiena, i glutei, spostandosi dappertutto senza soluzione di continuità. Per uno era piacevolissimo percorrere con i polpastrelli quella pelle liscia e morbida e percepirla scorrere sotto le dita mentre per l’altro era assai eccitante sentirsi sfiorare dappertutto.
    
    “Mi scoppia! Me lo stai facendo scoppiare!” disse con un filo di voce accostandogli la bocca all’orecchio.
    
    “Mh! E’ vero, è durissimo.” replicò appoggiandogli una mano proprio li. “Non me ne ero accorto...” aggiunse facendo una faccina seria prima di aprirsi in un altro sorriso continuando con un: “non è vero. Lo ho sentito crescere mentre ci baciavamo. Lo sapevo già che era grossissimo. Lo sentivo...” e chiudendo con una delicata risatina per sottolineare lo scherzo che aveva voluto fare: “ti spogli?” “Purtroppo non abbiamo tanto tempo...”
    
    “Ho capito, una cosetta veloce. Sei cattivo sai?”
    
    “Ma no...”
    
    “Si invece, sai quanto mi piaci e quanto ti voglio ma dobbiamo fare sempre in fretta...”
    
    “E’ vero, ma oggi ho proprio una bella sorpresa.”
    
    “Si? Dai, dimmi!”
    
    “Venerdì ...
    ... moglie e figlia vanno via per tutto il week end. Casa libera! Pensavo che venerdì finito di lavorare potevi venire da me e restare fino al lunedì mattina. Quasi tre giorni tutti per noi.”
    
    “Si! Bellissimo! Tre giorni! Solo per noi… Ti adoro! Sei fantastico!”
    
    “Lo ho saputo poco fa e volevo dirtelo subito.”
    
    “Per questo mi hai chiamato… Si, bellissimo. Sono proprio contento.” Poi, cambiando espressione e facendosi quasi serio: “va bene. Per questa volta ti perdono per fare sempre tutto in fretta e… va bene anche la sveltina adesso. Cosa vuoi fare?”
    
    Si guardarono e abbracciarono di nuovo strettissimi ricominciando a baciarsi con tenerezza ed impeto mentre le abili mani di Daniele, con pochi gesti, dopo aver aperto la patta, portarono… all’aria l’oggetto del suo desiderio.
    
    “Vuoi un pompino o… mettermelo?” sussurrò timidamente nell’orecchio che iniziò a leccare perché sapeva quanto lo eccitava quando gli metteva la lingua li, in particolare se gli alitava dentro.
    
    “No! Piano, così mi fai morire. Sono tutto un brivido.”
    
    Non rispose continuando a succhiare il lobo.
    
    “Te lo metto... Alla pecorina... Ti metti qui sul tavolino...”
    
    Smise e portò il viso davanti al suo per fissarlo negli occhi: “si!” e proseguì con un tono assai malizioso: “e poi mi lecchi tutto quello che esce dal buchetto...”
    
    Filippo non sembrò non riuscire a rimanere nella pelle e lo abbracciò nuovamente con impeto e riprese a baciarlo, ricambiato, con gran passione. Per altri minuti le loro ...