1. E dopo gianni fu la volta di dario...


    Data: 17/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: allthom

    Vorrei raccontarvi del mio incontro con Dario.
    
    Erano passati un paio di mesi dalla rottura definitiva con Gianni (della cui storia gia vi avevo raccontato qui).
    
    Lui era stato il mio primo uomo, e mi aveva aiutato a capire molto di me e della mia personalità, ma io ero cresciuto in molti sensi. Lui oramai richiedeva sempre di più dalla nostra storia: voleva mi trasferissi a Livorno, che andassimo a vivere insieme. Io invece chiedevo sempre di meno: volevo terminare l’università, provare la libera professione, andare a vivere da solo.
    
    Alla fine convenimmo che era tempo che le nostre strade si separassero, e così dopo tre anni di monogamia mi ritrovai a dovermi re-inventare per trovare la compagnia che preferivo.
    
    Paradossalmente, avendo vissuto quasi tutto il tempo della mia storia con Gianni a Livorno, nulla sapevo della “scena” della mia città, dei locali da frequentare, delle feste dove muoversi, ecc. ecc.
    
    Un paio di vecchie conoscenze dell’università si offrirono di farmi da guida nei pub e nelle discoteche di riferimento, anche se alla prova dei fatti quei locali mi lasciavano un vago senso di tristezza e ghettizzazione.
    
    Da qualche tempo si andava poi affermando un nuovo strumento di comunicazione: Internet e le chat che avevano soppiantato le linee 144 che qualche soddisfazione mi avevano regalato.
    
    Una sera sulla chat della mia città postai il seguente annuncio:”25enne fuori dal giro cerca 40enne e + per amicizia ed eventualmente sesso”.
    
    Subito ...
    ... mi si aprirono una decina di finestre per dialogare in privato da parte di altrettanti utenti.
    
    Tra tutti quello che mi colpì di più era l’approccio dimesso di Dario, chattando con lui venne fuori che era sposato, che da poco aveva iniziato ad affrontare la sua bisessualità, non aveva ancora avuto un rapporto completo ma solo qualche palpeggiamento, ed era in definitiva molto più imbranato di me in questo mondo omo. Mi raccontò molto altro di se, la sua professione, architetto, della sua voglia di scoprire nuove cose ed esperienze, della passione per i viaggi.
    
    Alla fine, incuriosito soprattutto dalla sua ritrosia, lo convinsi ad incontrarci, un paio di giorni dopo a pranzo in un bar vicino al suo studio.
    
    La mattina del nostro incontro mi arrivò una mail in cui con un linguaggio contorto si scusava ma aveva avuto un contrattempo di lavoro e si trovava costretto ad annullare l’incontro, con la massima tranquillità gli risposi:"Ok magari sarà per un’altra volta."
    
    Questo accadeva alle 10, verso le 12 nuovo messaggio via email che provava a confermare l’appuntamento visto che aveva apparentemente risolto il suo problema lavorativo, alla fine tra una convulsione e l’altra riuscimmo ad incontrarci.
    
    Mi ritrovai, in una fresca e assolata giornata di primavera a sedermi al tavolino esterno di un noto bar (fortunatamente non lontano dallo studio in cui lavoravo), vista la scarsità d’impegni lavorativi miei mi ero appropinquato all’appuntamento con una mezzora d’anticipo ...
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