E dopo gianni fu la volta di dario...
Data: 17/07/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: allthom
... rovinosamente a terra lui mi agguantò letteralmente tenendomi in posizione eretta.
Mi colpì piacevolmente la forza del suo abbraccio, mostrava una forza (anche fisica) che avevo evidentemente sottovalutato.
Entrando nell’appartamento si accedeva ad un salone con angolo cottura, il pezzo forte era una finestra enorme larga almeno tre metri e alta quasi come tutta la parete che dava sul giardino della villa ed aveva di fronte una gigantesca e meravigliosa magnolia ed un susseguirsi di cespugli di rose in fiore.
Spalancando le serrande la stanza veniva inondata dalla luce del giorno.
La cosa in effetti mi colpì non poco era meravigliosa, sia la luce che la vista sul giardino.
“Allora che te ne pare? Ti avevo detto che valeva la pena dargli un’occhiata” disse Dario cingendomi le spalle con le sue braccia.
A quel punto si mise dietro di me abbracciandomi completamente.
“Allora che ne pensi?”
La mia mano si fece strada fino alla patta dei suoi pantaloni ed iniziò a toccarlo, dove non c’era nulla a poco a poco iniziava a prendere consistenza qualcosa, sentivo il suo pisello risvegliarsi alle mie palpate e passare dallo stato di moscio a quello di barzotto, mi girai e lo fissai negli occhi, continuando a strofinare con il dorso della mano il suo pisello.
“Mah... bello sembra bello, certo dovrei vederlo un pò meglio per capire se ne vale la pena…”
A questo punto lui mi strinse a se e mi baciò.
Un lungo bacio in cui le nostre lingue si incrociavano e ...
... mulinavano, mentre ci baciavamo mi stringeva sempre più a se, mi piaceva la sua lingua, morbida e setosa mi accarezzava il palato le sue mani avevano circondato il mio bacino e lo spingevano sempre più addosso al suo mentre i miei palpeggiamenti avevano completamente risvegliato il suo membro che aveva assunto una consistenza interessante.
Mi staccai dal suo abbraccio continuando a palpeggiarlo, mi liberai dallo zaino e dal giaccone e mi inginocchiai davanti a lui, gli slacciai la cinta ed i pantaloni, tirandoli via assieme alle mutande, mi si parò davanti un bel cazzo di circa 18 cm, gia discretamente in tiro ma non ancora scappellato.
Continuavo a segarlo con la mano destra mentre con la sinistra avevo preso a massaggiargli i testicoli, lui si godeva letteralmente il mio lavoro, poi ad un certo punto inizio a supplicarmi:”ti prego, ti prego, ti prego…”
Lo feci aspettare ancora un poco e poi lo presi in bocca, lentamente dolcemente, coprendolo con tutta la saliva che potevo, piano lo sfilai, lo leccai come fosse un cono gelato, poi di nuovo con le labbra, stringendolo delicatamente (e continuando a inondarlo con la mia saliva) lo scappellai re-inghiottendolo. A questo punto presi le sue mani che ciodolavano lungo i fianchi e me le poggiai sulla testa:”dammi tu il ritmo che preferisci”.
Lui iniziò a spingere e tirare la mia testa intorno al suo uccello, io lo abbracciavo sul sedere e lo inghiottivo fino in fondo, ogni volta che mi stringeva a se lo inghiottivo e ...