1. Le avventure di angie in palestra


    Data: 18/07/2018, Categorie: Trans Autore: angietrav, Fonte: Annunci69

    Non avevo scelto la palestra in funzione di chi la frequenta (per esempio gay), ma solamente perché era vicino casa (500 m). Cosicché all’inizio ho controllato chi fossero gli utenti, se ci fosse qualcuno che mi conosce o coinquilini del condominio. Dopo essermi sincerata che nessuno mi conosceva, mi sono sentita più libera di manifestare la mia femminilità, se caso mai ce ne fosse stato bisogno. Infatti ultimamente sono stata dalla estetista che mi ha affinato le sopracciglia, sono adesso un filo sopra gli occhi; inoltre mi ha curato mani e piedi affinché appaiano femminili anch’essi.
    
    In palestra, al primo incontro con l’istruttore, e vincendo un po’ d’imbarazzo, gli ho detto chiaramente che volevo fare ginnastica per evidenziare la mia femminilità. Proprio così gli ho detto, e lui ovviamente non ha capito, “cosa vorresti dire?”. Gli ho spiegato molto sinceramente, che mi piace essere femmina (mi travesto in casa, “abito qua vicino sai, un bell’appartamentino, comodo e riservato…”) e vorrei che il mio corpo sia più attraente e femminile, cioè, ho cercato di spiegare, muscoli tonici però non evidenziati, un giro vita il più fine possibile, gambe toniche e turgide e soprattutto un bel culo, dei bei glutei tonici e rotondi.
    
    L’istruttore, non senza un sorrisino sarcastico, dice che va bene, ha capito. Lui è un bell’uomo, sui 40, grande e grosso, fisico massiccio da giocatore di rugby, capelli biondi, cortissimi a spazzola. Per me è un piacere guardarlo, di nascosto. Però ...
    ... certo non faccio la civettuola, sarei in imbarazzo io e metterei in imbarazzo lui. Infatti, la palestra è frequentata da uomini e donne apparentemente etero, per lo più sui 30-40 anni, che non danno confidenza e nemmeno mi osservano più di tanto, almeno così sembra a me.
    
    Ho quindi iniziato il mio percorso assistita dell’istruttore. All’inizio mi vestivo in modo sobrio.
    
    Pantaloni elastici ed attillati neri fin sopra il ginocchio, sotto un perizoma di tela elastica nera ed una maglietta. Ovviamente scarpe e calzini da ginnastica. Poi, sentendomi più sicura e libera, ho cominciato ad indossare, invece della maglietta, un top aderente e senza maniche, lungo fin sopra l’ombelico, di colore celeste o fucsia. Ed in testa una passata di spugna in tinta col top, affinché il sudore non mi vada sugli occhi ed anche, non nego, per evidenziare gli occhi e dare un tocco in più di femminilità (penso io). I calzini sono spesso rosa o fucsia. Le unghie dei piedi sono sempre smaltate di rosso, ma non si vedono, se non quando faccio la doccia. Le unghie delle mani sono curate con smalto trasparente. Mi diverto anche a riporre il clitoride (il mio pisellino dormiente), all’indietro tra le gambe, ed i coglioni li spingo dentro lo scroto, il tutto cerco di fissarlo tirando ben su il perizoma e gli shorts attillati. Sembra così che non abbia niente lì davanti, e mi piace camminare con le ginocchia che si toccano avanti e col culo in fuori all’indietro. Ovviamente, come d’abitudine, ed anche ...
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