LA METAMORFOSI DI SELENE
Data: 21/07/2018,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Autore: giessestory
... bocca e cominciò a succhiare delicatamente ma incessantemente.Carlo si eccitò rapidamente e capì finalmente cosa fare con le mani a quelle natiche e a quella fighetta, tanto vicine al suo viso.Comincio a carezzare, ad esplorare, scivolando sul culetto, che aveva tante volte sognato, seguiva le gambe perfette e depilate, lisce come seta.Un calore profondo alla pancia lo fece sussultare e senza aspettarselo venne copiosamente e in modo liberatorio nella bocca di Selene.Lei, senza mollare, succhiò lo sperma fino all’ ultima goccia.Fiottava a sorsi, senza fermarsi, come l’ acqua scorre da una cannula, attraversava il canale del cazzo e lei sentiva l’ ondata lieve, che arrivava e poi sgorgava sulla sua lingua, per poi essere aspirato in gola.Non si tirò indietro, nonostante per un attimo si fosse sentita soffocare, ma era decisa aberla tutta. E così fece.Dopo alcuni minuti, lasciò che il cazzo scivolasse dalla bocca, perfettamente pulito.Ne era certa: con quell’ uomo la sua vita sarebbe cambiata.Da quel momento cominciarono a stare sempre più insieme e poi dopo una convivenza effettiva, si sposarono, con la benedizione dei parenti e con l’ approvazione dei pochi, sinceri, amici.Dopo quasi 4 anni di matrimonio il menage si fece, naturalmente un po’ monotono. Non avevano bambini, non avevano preoccupazioni economiche, tutte caratteristiche adatte per sentirsi annoiati.Selene ogni tanto ripensava a qualcuna delle scopate più memorabili del suo passato.Carlo, meno avvezzo di lei ...
... alle avventure erotiche, sentiva comunque un certo friccicore nel pensare, nel desiderare qualcosa di nuovo, ma soprattutto sentiva che lei avrebbe avuto, ogni tanto, bisogno di altro.Non avevano segreti e lei gli aveva fatto capire il suo modo di vivere il sesso da ragazza, come mortificazione e punizione dell’ orgoglio del maschio di turno.Se dal punto di vista psicologico poteva anche farne a meno, “guarita” da quella esigenza di vendetta, che si perdeva nel suo passato rimosso, quelle avventura all’ epoca monotone, diventavano, nei suoi ricordi, piacevoli spunti per le sue masturbazioni.IVPassava tanto tempo al PC per motivi di lavoro e spesso gironzolava tra i siti, anche porno, alla ricerca di distrazione.Un giorno scoprì uno spazio dedicato a racconti erotici e confessioni sexy di utenti dilettanti. Per ammazzare la noia si divertì a scrivere, romanzandola, qualche sua esperienza.Non aveva detto a Carlo di questo “gioco”, ma solo perché ancora non era capitata l’ occasione.La divertiva scrivere, e descrivere, quelle storie, cercando di renderle intense ed eccitanti.Cominciò anche a ricevere delle e-mail, alcune corrette, altre volgari, ma quello che le procurava piacere era immaginare che un altro, del tutto sconosciuto, si masturbasse e venisse leggendo le sue pagine.Quel pensiero la faceva sentire “profanata” da sconosciuti.Una libidine del tutto nuova.Fino a che, un giorno maledetto, le scrisse Franco, un altro “scrittore” comparso dal nulla.Aveva un modo diverso di ...