Il principe azzurro
Data: 21/07/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: IlBaroneRosso
Il principe azzurro
Sembrava una storia come tante, un lungo fidanzamento, presentazioni dei genitori, e si parlava di matrimonio.
Domenico lavora col padre, titolare di una piccola fabbrica di macchine utensili per l’imballaggio; di quel tipo solo loro le fanno in tutta la Lombardia. E vendono quasi tutto all’estero.
Grazie alle scuole e all’inglese che conosce alla perfezione, ormai era il direttore vendite.
Di tecnica, dopo dieci anni di lavoro in azienda, per non parlare dei mesi estivi passati in fabbrica, quando faceva il liceo, ormai ne sapeva abbastanza per trattare con i clienti.
Viaggia molto, America, Canada, Germania e paesi europei, Cina, Australia e così via.
Guadagna bene. Come stipendio e come dividendo: il padre gli ha intestato metà dell’azienda.
Aveva comprato una bella casa e abita da solo.
Un principino. Il principe azzurro.
Silvia lavora da commessa in un negozio di biancheria intima, ma sapeva già che col matrimonio avrebbe trovato un lavoro diverso, magari nella ditta di Domenico, anche se il padre di lui non la voleva, oppure da un’altra parte; aveva studiato ragioneria e il lavoro di ufficio era più adatto ai suoi gusti, che non vendere reggiseni e mutandine.
Mancava solo decidere l’epoca del matrimonio e la data.
Una storia tranquilla come tante altre, in un paesino della Brianza come tanti altri.
Domenico, quel venerdì sera, aveva un impegno di lavoro, un cliente importante, un canadese, da portare a cena e poi a ...
... spasso per Milano.
E Silvia quella sera usciva con due amiche, Francesca e Marina.
Erano proprio lì, nella vecchia punto di Francesca, sotto casa di Marina, ad aspettare che uscisse, quando dall’altra parte della strada apparve la grossa BMW di Domenico, riconoscibile anche senza ricordarsi la targa, non ce n’è nessun’altra di quelle BMW, in tutta la Brianza.
A bordo Domenico si vedeva benissimo, e a fianco un’altra persona.
La BMW si era fermata poco più avanti, come se aspettasse qualcuno; dopo un po’ arrivò una macchina strana, un vecchio spider rosso; aveva lampeggiato, e poi tutte e due le macchine erano ripartite, scomparse dalla visuale.
Francesca aveva notato il tutto e l’aveva detto a Silvia, la diretta interessata.
- Hai visto quello spider rosso, mezzo scalcagnato, che li segue?
- L’ho visto, di chi è?
- Ma perché, non lo sai? È la macchina di Gildo/Gilda.
Tutti lo conoscono, lui e la sua macchina.
- Gildo/Gilda? E chi è? Mai sentito nominare.
- Un trav. Il più famoso di tutta Como.
- Dai. Vediamo dove vanno – proseguì Francesca, decisa.
Appena Marina salì, fece manovra:
- Vi spiego dopo, adesso seguiamoli senza farci accorgere.
Dopo nemmeno un chilometro le due macchine si fermarono all’ingresso del Motel di Saronno.
Domenico, sporgendosi dal finestrino, presentò i documenti e prese la chiave.
Gildo/Gilda, sulla macchina rossa, non prese nemmeno la chiave, lasciò un documento ed entrò dietro di loro.
Mentre si ...