Il principe azzurro
Data: 21/07/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: IlBaroneRosso
... soprattutto: guardate ragazze, i pompini che fa Domenico sono il meglio, non c’è nessuno, in zona, che lo succhia come lui. E fatelo dire a me, che me ne intendo.
E poi lo prende in culo.
E tutti e due in bocca, fa i pompini stereo.
E tutti e due, io e il canadese, in culo.
- In due? E come fa a prendere due cazzi in culo, prima uno e poi l’altro?
- No, in contemporanea. Si eccita e gli si dilata: vedessi che roba. Uno da dietro e lui gli si sdraia sopra; e l’altro dal davanti. Con me l’abbiamo fatto quasi sempre, gli entriamo in due.
Anche con i francesi l’ha fatto, hanno voluto il filmino, anzi è venuto meglio, potevo filmarli io da tutte le parti.
Silvia prendeva appunti.
- Ragazze, mi avete rovinato - si lamentava Gildo - adesso mi fate litigare con un cliente importante!
- No, tranquillo, non succederà niente – Francesca era decisa - non lo saprà nessuno, serviva solo a noi, come informazione.
Abbiamo già tutte le foto di quando entravate in motel e di quando entrava lui con qualcun altro.
Non abbiamo bisogno di fare il tuo nome.
Vai tranquillo.
E se abbiamo bisogno dei filmini, te li chiediamo noi e te li paghiamo bene, ma vedrai che non ce ne sarà bisogno.
Così non ti mettiamo di mezzo.
Quando uscirono dal motel, si fermarono nel bar che era diventato il loro quartier generale.
Francesca sapeva cosa fare.
Innanzitutto, Marina, che è senza lavoro e conosce bene le lingue.
Bisogna sistemarla.
L’ideale è metterla ...
... all’ufficio vendite estero.
Conosce le lingue. E da lì lo controlla, se fa di nuovo il pirla con l’inglese, i francesi e gli altri froci.
Poi tu, è assurdo che fai la commessa.
Mettiamo su insieme un bel negozietto di intimo, in paese.
Lui deve darti i soldi per la tua metà, io ci metto la mia.
Rileviamo quello dove lavoravi tu, che la padrona non vede l’ora di cederlo.
Eppoi, le sue storie.
Deve smetterla di farsi inculare in giro per la Brianza.
Farete i bravi sposini tutto l’anno, e una settimana lui e una settimana tu, magari in agosto, che tanto si può chiudere, e ce ne andiamo in un bel posto, al mare, a prendere tutti i cazzi che vogliamo, in qualche club Mediterranee o da qualche altra parte.
E quando tocca a lui, che vada dove vuole, e fa il frocio culattone con chi vuole.
Più lontano possibile.
Ma durante l’anno, qui, dove tutti lo conoscono, basta.
Se gli tira il culo e non resiste, gli regaliamo una scatola di vibratori assortiti, taglia mini, medi e max, andiamo ad Amsterdam a comprarglieli, ma di farsi inculare nei motel della Brianza basta.
Figurati se il bambino, quando va all’asilo, o alle elementari, se lo sgamano che è il figlio del migliore bocchinaro della zona!
L’accenno al figlio fu convincente, Silvia era d’accordo.
Però aveva ancora un dubbio:
- E se sgarra?
- Ah, se sgarra, andiamo dal paparino con le foto, e se non basta, ci facciamo dare i filmini da Gildo.
- Adesso ci vuole un contrattino, una ...