1. Come si comincia?


    Data: 24/07/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: duepertanti, Fonte: Annunci69

    Mi chiedono spesso come ho cominciato a giocare.
    
    E’ stato il caso e forse vale la pena di raccontarlo
    
    Avevo trent’anni ed avevo già divorziato una prima volta.
    
    A una festa estiva in un parco pubblico conosco Rita: 19 anni, bionda, occhi verdi, strizzata in un top che metteva in evidenza la sua terza di seno e con un culo da favola fasciato da un paio di hot pants. Facciamo due chiacchiere, beviamo qualcosa e mi racconta, tra l’altro, del suo amore per gli animali. Io, senza molte speranze, le chiedo se le piacerebbe vedere i micini appena nati dalla gatta della mia portinaia.
    
    Incredibilmente, mi risponde di sì e ci mettiamo d’accordo per il tardo pomeriggio del giorno dopo.
    
    Il giorno successivo si presenta alla mia porta con un vestitino di cotone con scollatura a balconcino, senza reggiseno, ma alla mia proposta di scendere in portineria per vedere i gattini oppone un “Ma è proprio necessario? In fondo siamo qui per altro”. Era una schiettezza che avrei imparato ad apprezzare.
    
    In ogni caso accettai l’invito e la bacia. Mi rispose con entusiasmo, mi si strusciò ben bene addosso e, sentendo la mia erezione, si inginocchiò, mi apri la patta ed estrasse il mio uccello. Commentò con un “Apperò” i miei 22 cm e se lo cacciò in bocca. Fu una scopata fantastica, anche se per quella volta non facemmo anale. Tuttavia mise a dura prova la mia resistenza. Uno dei miei difetti (o pregi) nel sesso è la mia estrema lentezza nel venire, ma con lei, quando assumeva la ...
    ... posizione a pecorina, per qualche misterioso motivo, dopo qualche minuto facevo veramente fatica a resistere.
    
    Mi aiutava la giovane età: questa, unita alla situazione, al profumo della sua pelle, alla sua disinibizione abbreviavano grandemente i miei tempi di ripresa e quella sera/notte (si fermò a dormire da me) riuscii a venire ben sei volte. Lei, ovviamente, molte di più, anche se una volta la presi mentre dormiva e poi mi confessò che in quella occasione non aveva sentito praticamente nulla (in pratica, non si era neanche svegliata, cosa che fu estremamente eccitante per me).
    
    Comunque fin da quella sera cominciammo a fantasticare di situazioni più estreme: sesso all’aperto, in tre, con sconosciuti, di gruppo.
    
    Continuammo a vederci e a scopare come assatanati: era una di quelle rare situazioni di pura passione, l’amore non c’entrava (tra l’altro eravamo entrambi “ fidanzati”); al di là del letto, si stava molto bene insieme, ci eravamo simpatici e ci piacevamo molto, ma il sesso la faceva assolutamente da padrone. Peraltro entrambi ci concedevamo qualche scopatina con altri, diversi dai nostri partner, scopatina che poi ci raccontavamo con dovizia di particolari.
    
    Continuammo a fantasticare, ma non concretizzammo niente ( anche perché allora non c’erano né web, né cellulari: si doveva usare il Fermo posta!!!! Che non era certo incoraggiante). Finché………….
    
    Era fine luglio e Rita si era presa qualche giorno di vacanza (dal mercoledì alla domenica). Io non potevo ...
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