1. Appartamento all'ultimo piano - 1


    Data: 18/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... sentirlo poi affannarsi a risucchiare e ingoiare quanto produco.
    
    Una sera, Mauro mi capitò pressappoco all’ora in cui sapevo che sarebbe rientrato l’operaio del piano di sotto, e allora mi venne un lampo di genio! Lo feci salire e uscii ad aspettarlo sul pianerottolo, con i pantaloni aperti e l’uccello di fuori, giù duro e incandescente all’idea libidinosa che mi frullava per la testa. Il fatto di essere l’unico inquilino dell’ultimo piano mi metteva, ovviamente, al riparo da sgradite sorprese.
    
    “Ehilà!...”, fece Mauro, non credendo ai suoi occhi, non appena svoltò l’ultima rampa di scale.
    
    Lasciai che salisse. Arrivato a tre scalini sotto di me, lui allungò la mano e mi prese il cazzo, accennando una leggera smanettata. Glielo lasciai fare. Gli ridevano gli occhi. Fece per salire gli ultimi gradini ed entrare in casa.
    
    “Senti, - gli dissi, allora – se vuoi farmi un pompino, adesso ti spogli nudo e me lo fai qui.”
    
    “Ma…”, protestò lui, senza capire.
    
    “O così, - ribadii io – o puoi anche andartene!”
    
    “Perché?”
    
    Era chiaramente sconcertato.
    
    “Perché mi gira così.”
    
    “Viene gente…”
    
    “Non viene nessuno, non preoccuparti.”, tagliai corto io, sperando il contrario.
    
    Lui non si mosse, continuava s stringermi l’uccello, forse sperando che cambiassi idea.
    
    “Ok”, dissi, facendo l’atto di rimettermelo nei pantaloni.
    
    “Va bene, come vuoi…”, cedette lui.
    
    Si spogliò mugugnando e piegò jeans e maglietta, depositandoli su un gradino.
    
    “Levati pure le ...
    ... mutande.”
    
    “Che palle!”, protestò lui, ma se le tolse e le poggiò sul resto dei vestiti.
    
    Era eccitatissimo.
    
    Beh, se le cose non vanno come spero, pensai guardando il suo palo in maxi tiro, alla peggio mi faccio inculare da lui! Una volta nudo, Mauro si chinò e cominciò a spompinarmi con la solita foga.
    
    In quel momento sentii aprirsi la porta di strada!... E vai! Il cuore prese a battermi all’impazzata, togliendomi quasi il respiro. Ebbi un attimo di panico… Ma ormai ero in ballo e mi imposi di andare avanti. Mauro era talmente assorto nel suo lavoro, che non si era accorto di niente, o non ci aveva fatto caso.
    
    I passi salivano, pesanti, si avvicinavano…
    
    Non c’erano dubbi che fosse Miljan. Infatti, arrivato al pianerottolo sottostante, i passi si fermarono. Sentii tintinnare un mazzo di chiavi.
    
    Allora emisi un gemito abbastanza forte.
    
    “Oh, sì…”
    
    Il tintinnio si bloccò.
    
    “Sì… dai…” gemetti di nuovo
    
    Silenzio al piano di sotto.
    
    “Ohhhh…”, ansimai e la faccia incuriosita dell’operaio fece capolino in fondo alla rampa delle scale e si fermò lì con gli occhi sbarrati dalla sorpresa.
    
    Doveva essere uno spettacolo quantomeno inusuale trovare un uomo nudo in cima alle scale intento a spompinare l’inquilino del piano di sopra!
    
    In quel momento finsi di accorgermi di lui e gli feci l’occhiolino con un sorriso d’intesa. Poi gli feci cenno con la testa di venire su. Miljan non si mosse, troppo sbalordito. Io ripetei l’invito, accompagnandolo con un cenno della ...