1. 121 - Maria, suo figlio e la sua futura nuora


    Data: 18/09/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Incesti Lesbo Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Era domenica ed io mi alzai dal letto verso le dieci, avevo una voglia impellente di fare la pipì e così mi precipitai in bagno. Quando entrai vidi Luca, con le cuffiette nelle orecchie, immerso nella vasca da bagno, ascoltava la sua musica preferita e si godeva ad occhi chiusi il tepore tonificante e i getti d�acqua che la vasca idromassaggio gli donava. Lui, non si accorse nemmeno della mia presenza, forse, come sempre, il volume era sparato al massimo dentro le sue orecchie e quindi non mi sentì affatto entrare. Feci per chiamarlo, poi mi accorsi che sotto le mille bolle che agitavano la superficie dell�acqua la sua mano destra si stava pasticciando il cazzo semiduro. Seduta sulla tazza, rimasi a guardarlo, attratta da quel eccitante movimento della sua mano, se lo scappellava e incappucciava lentamente, ogni tanto passava il polpastrello del dito pollice sulla piccola feritoia della cappella. Il cazzo intanto era diventato completamente duro e per metà fuoriusciva dall�acqua. Ero come ipnotizzata da tanta potenza e con gli occhi non smettevo di fissare il pene maestoso che lui si stava tranquillamente masturbando; ancora il pollice a sfiorare il meato e questa volta un filo di liquido trasparente formò un piccolo laccio fra il dito e la cappella. Staccò per un attimo la mano dal pene e se la portò alla bocca infilandovi il pollice e succhiandolo golosamente. Pensai che il mio Luca era proprio un bel maialino, poi, senza attivare lo sciacquone piano piano mi alzai dal ...
    ... water e uscii dal bagno. Tornai in camera, ero eccitatissima, il desiderio di quel cazzo era fortissimo, non capivo perché io madre, fossi invasa da quella strana bramosia del pene di mio figlio. Mi sfilai la camiciola e non volli nemmeno sfiorarmi la fighetta, sentivo chiaramente che ero bagnata e sapevo anche che se Luca in quel momento, fosse stato lì nudo davanti a me, non sarei quasi certamente riuscita a controllarmi.Il mio cervello cercava giustificazioni a quei cattivi pensieri che mi torturavano la mente, e andava a rinvangare nel passato in cerca di motivi validi che spiegassero le voglie insane che mi tormentavano pesantemente. Certo, lo stupro subito quando ero una giovanissima ragazza, aveva il suo peso e anche le vicissitudini con un matrimonio senza amore avevano profondamente leso e condizionato il mio modo di vivere e di pensare. Ero stata la puttana del mio uomo, per lui mi ero esibita, mi ero concessa a più uomini, con rapporti multipli e doppie penetrazioni. La mia bocca e il mio stomaco erano diventati per un certo periodo il ricettacolo per lo sperma di diversi maschi per cui, innegabilmente, tutto ciò aveva fortemente influenzato i miei comportamenti futuri. Ed ero lì, con il cervello annebbiato e sconvolto per aver visto mio figlio masturbarsi a due metri da me.Rifeci il letto e misi in ordine la camera, cercando in questo modo di distogliere i pensieri che mi attanagliavano il capo, poi mi rivestii e pur se la mia figa era ancora bagnata mi infilai sotto ...
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