1. Dad/boy malati di sesso


    Data: 25/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... messe ben in evidenza dalla posizione seduta sul sedile che faceva aderire i pantaloni. Per lo stesso motivo lo sguardo rimase incantato fisso verso quel gran bozzo che gli riempiva il cavallo.
    
    Non si dissero nulla, nemmeno un “Ciao”. Quello mise in moto e si avviò per la stradina sterrata che si trovava subito a destra, fino ad arrivare in un ampio slargo, sterrato anch’esso, che si apriva nella campagna coltivata. C’erano altre macchine parcheggiate con gente dentro, distanti tra loro. Alcune ondeggiavano facendo intendere che lì dentro si stava svolgendo una piacevole lotta.
    
    L’uomo allungò il braccio e con la grossa mano sulla nuca lo avvicinò a sé per unire le labbra con le sue. Il calore che producevano le fuse assieme, tanto da inibire qualsiasi desiderio di staccarle, finché lentamente si aprirono per permettere l’un l’altro l’ingresso delle lingue guizzanti ed umide, ambedue desiderose di sentire il sapore dell’altra. Ne scaturì una lunga battaglia per il predominio che fu vinta, naturalmente, dal maschio alfa, tra le cui braccia si lasciò andare quale accondiscendente vittima sacrificale.
    
    Nel frattempo lui gli aveva poggiato la mano sulla coscia muscolosa e forse fu questo contatto a farlo capitolare (ben volentieri, chiaramente). Le mani del maschio non faticarono molto a togliergli in poco tempo la tuta che indossava. Gli fu sfilato via tutto, perfino le scarpe, le calze e le mutande, lasciandolo completamente nudo e pronto all’uso. Un piccolo fischio di ...
    ... approvazione lo inorgoglì.
    
    Per ricambiare, si prodigò a slacciargli la cintura, ad aprirgli la zip e tirargli i pantaloni alle ginocchia, assieme alle mutande di marca, facilitato dall’uomo che si staccò dal sedile quanto bastava. Un bastone grosso e nodoso balzò fuori, notevole anche in lunghezza, completamente duro ed in tiro, immerso in una foresta di pelo riccio. Ci si tuffò sopra a bocca aperta cercando di ingoiarne il più possibile. L’altro gli mise una mano tra i capelli per accompagnarlo nei movimenti.
    
    “Ahhh, siii, bravo ragazzo, sei proprio bravo”. La lingua gli roteava attorno mentre la testa andava su e giù. “Siii, troietta, cosììì, continua, bravaaa”. Non era per niente facile ingozzarsi di tutta quella carne saporita, che sapeva di pulito, di un po’ di piscio e di presperma. Non aveva mai preso una cosa così grossa ma non si fece troppe domande, anzi non se ne fece nessuna, gli venne tutto spontaneamente. Voleva dargli il meglio di sé ma, in realtà, il meglio doveva ancora darglielo.
    
    “Se continui così ti vengo in bocca ma non voglio, almeno non per ora” e gli sottrasse il caldo gelato che si stava gustando ma quella voce così virile poteva ordinargli qualsiasi cosa.
    
    “Girati e fammi vedere il culo”. Obbedì. Si mise in ginocchio sul sedile, girato verso la spalliera, e protese il sedere per metterlo bene in mostra. Una mano lo accarezzò.
    
    “Mmmm, che bel culetto pelosetto!” Due mani lo aprirono ed un dito si insinuò. “Sono certo che in mezzo a questo ...