Dad/boy malati di sesso
Data: 25/07/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... dovere”. Prese dei fazzolettini, si ripulì l’attrezzo e dette il resto del pacchetto al ragazzo. “Datti una pulita”. Il ragazzo dovette usarne più di uno, data la quantità di succo che gli colava fuori e per ripulire il sedile. Con l’ultimo si tappò il buco. Intanto l’uomo, sempre con difficoltà, tornò al suo posto e rimase immobile a respirare, seduto coi pantaloni calati. Anche lui tornò a sedersi composto.
“Scusami se ti ho fatto male” e si voltò a guardarlo. “Tu mi piaci molto. Ti scoperei in continuazione”.
“Si, mi hai fatto male ma mi è piaciuto molto. Ho goduto come mai prima”.
“Sei così giovane. Non credo che hai fatto molta esperienza”.
“Invece si”, disse quasi offeso. “E’ così che mi piace essere scopato: con forza e… anch’io mi farei scopare in continuazione, se trovassi la persona giusta”.
“Allora perché non continuiamo?” e, scrollandolo, gli fece notare che aveva ancora il cazzo rigido, sporco di umori e sborra. “Ha bisogno di essere ripulito per bene”.
“Obbedisco”, disse sorridendo e si piegò a prenderlo in bocca. A forza di rumorose leccate e succhiate, tra gorgoglii e gemiti dell’uomo, arrivò il momento che si sentì tenere ferma la testa da due mani sulle tempie.
“Cazzooo, putt…anaaa… Vengooo… Ingoia tutt…ooo bocc…hina…raaa”. E tutto fu ingoiato. Non volle perdersi niente di quel succo così buono che gli aveva già farcito le budella.
Quando si sollevò si leccava le labbra umide. L’uomo, con mossa fulminea, lo afferrò per i ...
... capelli, con rabbia, tirandoglieli con forza. Gemette.
“Allora, puttanella? Ti piace essere usata come una troia, vero? Lo faresti in continuazione, vero?”, gli gridò in faccia. Annuì, col volto contratto dal dolore che provava. Lo lasciò. “Che ne dici di riprenderlo al culo un’altra volta? Lo vedi che non riesci a farmelo ammosciare? Sei troppo zoccola”.
In effetti era proprio così. Rimase incredulo nel vedergli ancora la verga completamente in tiro. Si girò di spalle e si offrì di nuovo per essere impalato, cosa che avvenne in un lampo. Lo prese saldamente per i fianchi e gli si conficcò dentro con un’unica spinta, tanto era ancora aperto e umido. Affondò con tanta facilità ed altrettanta ferocia. Fu montato da una belva scatenata per lungo tempo prima che gli si caricasse di nuovo dentro. Questa volta iniziò a smosciarsi, ma rimase buono nella sua caverna che aveva scavato.
“Ti andrebbe di soddisfarmi tutte le volte che voglio? Guarda che non mi accontento di poco”, gli sussurrò all’orecchio.
“Si, tutte le volte che vuole, padrone”.
“Affare fatto, cucciolo mio” e lo strinse a sé. “Dalla prossima volta lo faremo a casa mia”.
Sono tre anni che stanno insieme. Christian si è trasferito da lui e fanno una normale vita di coppia. Vanno a teatro, a cena fuori con gli amici, ai numerosi ricevimenti dove il suo uomo, l’importante dirigente, viene invitato. Sempre viene presentato subito come il suo compagno, senza problemi, prima che qualcuno li prenda per padre e ...