Dad/boy malati di sesso
Data: 25/07/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... pelo c’è qualcosa di molto interessante”. Lo trovò subito e gli strusciò sopra il polpastrello. Lo allontanò e tornò carico di saliva e riprese a strusciarlo, come a sgrillettare una figa. Gli fu facile infilargli il dito dentro. Emise un leggero gemito.
“Bene, sento che non sei nuovo. Ti piace farti sbattere, puttanella?” Le dita divennero due e gli entrarono dentro di colpo, prendendo a rigirare per allargarlo di più.
“Ahhh… Siii, mi piace”.
“Ti piace farti sbattere o ti piace quello che ti sto facendo?”
“Tutti e due, la prego, continui”.
“Ma se ti piace così tanto allora sei una troia!” Lui gemeva sempre più forte.
“Lo sei o non lo sei?”
“Si, si, sono troiaaa… Mi piace farmi sbattere… Sono troiaaa…”
“Proprio quello che mi serviva: una troietta fresca affamata di cazzo!”
“Si, la prego, me lo metta dentrooo”.
“Guarda, tesoro, che se lo faccio non sarò affatto tenero. Hai visto che mazza che ho! Potrei sfasciarti il culo”.
In preda alla lussuria più pura, si contorceva. “Siii, sfasciami, spaccami, sfondamiii”.
“Bene, bene: sento che non mi dai più del lei”.
“Sei il mio padrone. Usami come tuo schiavo. Scopamiii…”
“Ok, ti scoperò come meriti, piccola zoccola”.
Con difficoltà dovuta al fatto di essere tutto vestito, coi pantaloni calati sotto il ginocchio, l’uomo si spostò dalla sua parte. Si tolse la giacca, tirò su più che poté la camicia bianca, girò la cravatta sulla spalla, coi pollici gli allargò le chiappette all’altezza ...
... del buco, puntò e spinse potentemente.
Istintivamente Christian lanciò un urlo che poi cercò di controllare ma il palo era entrato solo per un pezzo. Altre spinte seguirono mentre si mordeva le labbra, finché tutto sprofondò dentro e sentì i peli dei coglioni premere contro le chiappe.
L’animale si dette a pomparlo senza remore. “Ti piace? Dillo che ti piace. Fammi sentire quanto ti piace. Chi se ne frega se ti sentono anche altri”.
Non si trattenne più. “SIII, MI PIACEEE… Scopami, scopami, SCOPAMIII… AHHH”.
Anche il maschio cominciò ad urlare. “TI SFASCIO IL CULOOO, PUTTANELLAAA” e, tra epiteti ingiuriosi e grida di goduria, lo montò per una buona mezz’ora fino all’inevitabile
“SBORROOO… SBORROOO… TI RIEMPIO… AAAOOOHHH” e gli allagò la pancia di tanto caldo succo virile. Il primo schizzo dentro, poi gli scappò fuori e lo sperma andò ad impiastrare i peletti, quindi lo riaffondò e finì di svuotarsi.
Durante la monta il ragazzo aveva cercato di fermare la sua eiaculazione ma appena si era toccato l’uccellino era venuto godendo senza ritegno imbrattando il sedile di pelle. Erano rimasti per un po’ così, a riprendere fiato. Era una visione un po’ surreale: un uomo quasi completamente vestito aderente al piccolo corpo di un adolescente completamente nudo.
Si sfilò lentamente. Non sembrava proprio moscio. Si mise ad ammirare la voragine che andava lentamente chiudendosi, circondata da un’aureola di pelo zuppo di sperma. “Che meraviglia! Ti ho proprio spanato a ...