1. L'amore è un gioco stupendo


    Data: 26/07/2018, Categorie: Cuckold Gay / Bisex Dominazione / BDSM Autore: Antinoos

    ... fatto del mio meglio Padrone” P:-“ non né dubito, pensavo che passassero settimane prima di avere una richiesta, invece sono già stato contattato da una decina di persone, molti religiosi e persino un prete” Io:-“ mi scusi Padrone, credevo che volesse che il mio annuncio funzionasse!!” P:-“ infatti, ma di solito non funzionano, cosa hai scritto?” Io:-“ beh Signore, dovevo sollecitare la fantasia maschile e scrivere cerco uomo o Padrone è una cosa troppo banale, lo fanno tutti/e ma scrivere cerco prete che mi liberi dal diavolo che ho in corpo..,,,, P:-“ sei stata bravissima!!!!! Meriti un premio, per l’appunto tra alcuni desiderosi c’è anche un prete che ti vorrebbe esorcizzare. Andrai da quello!” Io:-“ grazie Padrone” P:-“ non possiamo perdere troppo tempo, ti vuole presto per liberarti dai tuoi istinti peccaminosi!” L’ABATE Il Padrone ha detto di essere stato contattato da un prete e che sarei dovuta recarmi da lui, non mi aveva dato una notizia precisa o forse con leggerezza e generalizzando dicendo “un prete” mi ha forviato portandomi al fraintendimento. La precisazione è arrivata più tardi, non si trattava di un prete, ma anche se facente parte del clero non era un semplice prete, ma se vogliamo un gergo militare era un troop, un caporale insomma, e in gergo ecclesiastico un Abate. Un abate, nell’ordine gerarchico e canonico è il titolo spettante al superiore di una comunità monastica composta da dodici o più monaci. La richiesta del L’ABATE al mio Padrone era quella ...
    ... di avermi più giorni nel monastero per potermi portate come esempio di anima da curare ai suoi monaci ed eventualmente come esorcizzare il fuoco della peccatrice. Richiesta accordata!!!! Partirò domani mattina all’alba per essere accompagnata al monastero ed essere lasciata per alcuni giorni. Ha deciso di accompagnarmi proprio il mio Padrone. L’ABATE avendomi trovata su quel sito, immaginavo quale fosse la sua intenzione, non certo quella di redimermi. Il posto era proprio sulla sommità di un’altura, circondata da un fitto bosco, un portone enorme con un batacchio per farsi sentire, tutte le finestre molto piccole munite di forti inferiate. Sembrava proprio una prigione medievale. Io....... vestita non certo in modo monastico mi sono incamminata dietro il Padrone, per l’occasione ha voluto anche che indossassi anche il collare, lui aveva una valigetta tipo 48 ore, arrampicarmi fino all’ingresso con dei sandalini tacchi altissimi non è stato semplice, ma appena arrivata all’ingresso il Padrone ha bussato con il batacchio, su di questo c’era inciso l’anno “credo di costruzione” AD 1542. Dopo lunga attesa e dopo aver bussato più volte è arrivato un signore di una sessantina di anni, vestito come un frate con un cordone come cintura. Le parole sono state pochissime, già L’ABATE aveva un guinzaglio che mi ha subito messo, poi ha voluto vedere il contenuto della valigetta, con l’occasione ho dato una sbirciatina anch’io. C’era tutto il mio corredo da schiava “nuovo e vecchio”, era ...
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