1. La visita


    Data: 26/07/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless, Fonte: Annunci69

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    Da sempre adoro le tette. Non credo ci sia nulla di male. Mi piacciono tutte: piccole o grandi, sode o più morbide, sostenute o cadute. Di qualsiasi forma e con qualsiasi tipo di areole e capezzoli. Per me non fa differenza.
    
    Ovviamente le tette della mia Yoko sono sempre in cima ai miei pensieri pur non disprezzando, appunto, quelle delle altre.
    
    Ne sono talmente innamorato che non c’è giorno in cui non mi dedichi un po’ alla loro cura. Le tocco, le accarezzo, le palpo con gusto. Ormai le conosco talmente bene che le riconoscerei tra mille ad occhi chiusi.
    
    E proprio perché le conosco benissimo fui il primo, nel senso che me ne accorsi prima di lei, a notare che c’era qualcosa che non andava in un seno di Yoko.
    
    Notai nel seno destro, sul lato esterno, una piccola pallina. Mi preoccupai immediatamente. Quanta gente conosco che ha avuto grossi problemi al seno, quante storie si sentono alla televisione! Le dissi che avevo toccato qualcosa di strano, qualcosa di anomalo, qualcosa che ero sicuro che prima non ci fosse.
    
    Si preoccupò anche lei ovviamente, soprattutto non appena si palpò lei stessa il seno. Non aveva mai fatto caso a questa piccola pallina! Ne parlammo immediatamente. Entrambi preoccupati, anche se dopo un primo momento di agitazione dovetti farmi forza e cercare di confortarla tentando di minimizzare il problema. La dovevo calmare il più possibile, almeno per ora, ...
    ... almeno fino a quando non fossimo stati certi della natura dell’intrusa.
    
    La mattina dopo telefonò immediatamente alla sua ginecologa e prese un appuntamento urgente.
    
    Andò sola, io dovevo necessariamente andare in ufficio.
    
    Mi chiamò immediatamente non appena uscì dallo studio medico. Mi rassicurò. La dottoressa aveva detto che con molta probabilità si trattava di un minuscolo nodulo che non avrebbe mai dato alcun problema, alcun fastidio.
    
    Ero stato in tensione fino a quando non avevo ricevuto la telefonata di Yoko, adesso stavo molto meglio.
    
    Ma, per estrema cautela, la dottoressa aveva suggerito a Yoko di fare una visita da uno specialista con dei macchinari più all’avanguardia rispetto ai suoi.
    
    A questo punto Yoko era molto sollevata e pensava addirittura di non seguire il consiglio della dottoressa. Le era bastato sentire che secondo la dottoressa si trattava di un semplice nodulo e si era calmata. Non voleva approfondire di più.
    
    A casa, la sera, fui io invece ad insistere. La costrinsi a telefonare allo specialista indicatole dalla dottoressa per prendere un appuntamento. Seppure anch’io rassicurato dalla diagnosi della dottoressa, volevo essere certo, volevo essere sicuro che tutto fosse nella normalità.
    
    Yoko l’indomani, quindi, telefonò allo studio dello specialista. In realtà era una specialista. Una dottoressa amica della sua ginecologa che spesso collaborava con lei.
    
    Come sempre in queste situazioni c’era un turno piuttosto lungo da aspettare ...
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