1. La visita


    Data: 26/07/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless, Fonte: Annunci69

    ... tanto che l’appuntamento venne preso per una decina di giorni dopo.
    
    Il giorno della visita accompagnai Yoko perché voleva un po’ di conforto e compagnia. Non appena arrivati subito notammo dietro la porta di ingresso una grande targa letta la quale capimmo che ci eravamo recati in uno studio associato dove erano presenti due dottori con la stessa specializzazione, uno dei quali era la dottoressa indicataci dalla ginecologa.
    
    La receptionist ci fece accomodare in una accogliente sala d’attesa quasi vuota. Poi ci convocò e dopo avere annotato tutti i dati personali di Yoko ci disse che quel giorno il dottor X non ci avrebbe fatto attendere molto visto che fino a quel momento la scaletta delle visite della giornata era stata perfettamente rispettata.
    
    Subito le chiarimmo che il nostro appuntamento era in realtà con la dottoressa Y, ma la donna ci rispose che la dottoressa in quei giorni non sarebbe stata presente in studio perché fuori città per degli aggiornamenti professionali. Il dottor X stava quindi effettuando da solo tutte le visite, anche quelle della moglie. Così dicendo si voltò verso il computer per cominciare a predisporre la scheda personale di Yoko.
    
    Tornati nella sala d’attesa Yoko mi disse che avrebbe voluto andarsene.
    
    Inizialmente non capii, pensavo che la tensione per l’esame da fare avesse reso un po’ troppo nervosa la mia Yoko tanto da volersene andare.
    
    Cercai di rassicurarla ma lei mi spiegò meglio. Yoko fino ad allora aveva sempre avuto ...
    ... rapporti con dottori donne, mai con uomini. Dapprima era stato per caso, poi nel tempo invece era stata una vera e propria scelta. Le dava fastidio la sola idea di avere contatti con un dottore maschio.
    
    Yoko da tantissimo tempo era abituata al topless ed alla seminudità in spiaggia. Davanti ad uomini o donne, poche o tantissime persone, era tranquilla nell’esporre il suo corpo. Più volte le era capitato anche di intrattenere discorsi con venditori o vicini di tovaglia maschi mentre lei era tranquillamente con le tette al vento.
    
    Ma un dottore maschio no, proprio non le andava. La imbarazzava. Sembrava un’idea assurda, invece era così.
    
    Tentai di ribatterle che non era importante il sesso del dottore. Cercai di argomentare che il dottore, prima di essere un uomo od una donna, è un dottore e mentre svolge la sua attività è come se fosse asessuato.
    
    Poi continuai proprio sottolineandole il fatto che normalmente stava in topless davanti a tantissimi uomini che dottori non erano e che sicuramente in quei casi potevano avere pensieri pruriginosi.
    
    Lei tentò di ribattere, tentò di convincermi ad andare via.
    
    Dopo una piccola discussione le dissi che doveva restare perché, in un modo o nell’altro, dovevamo toglierci il pensiero dell’esame. Dovevamo avere la definitiva conferma che quel nodulo fosse innocuo e per nulla pericoloso.
    
    Alla fine cedette e si convinse.
    
    Quando fu il nostro turno entrammo entrambi. Il dottore era un bell’uomo sui cinquanta anni. Molto distinto, ...