1. La sfida (fantasia)


    Data: 27/07/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: lecap

    ... nera sugli occhi, la legò delicatamente ma saldamente, dietro la mia nuca.
    
    Completamente al buio, sentii il rumore del portone che si apriva e la pressione della mano di Fabio sul mio braccio, mi invitò ad entrare.
    
    Non sentii la voce di chi ci aveva aperto e neppure il mio accompagnatore profferì parola; c'era intorno a me un silenzio colmo di sensazioni che non riuscivo tuttavia a comprendere.
    
    Attraversammo in silenzio almeno due sale finché ci fermammo dove, sicuramente, c'era la presenza di altre persone, rivelata da un flebile brusio.
    
    Finalmente sentii distintamente una voce sconosciuta:
    
    “Amici miei, Fabio come al solito, ci ha voluto stupire portandoci una graziosa amica.”
    
    “Dalle varie voci che salutavano il mio accompagnatore, compresi che nella stanza dovevano esserci altri due uomini oltre Fabio e il padrone di casa.
    
    Dopo qualche minuto di bisbigli tra le persone che, bendata, non potevo vedere, sentii un paio di labbra che, delicatamente, mi baciavano una guancia e subito dopo la voce di Fabio:
    
    “Ti lascio in buone mani, devo sbrigare alcune commissioni, ci vediamo più tardi. Signor Conte non si preoccupi di accompagnarmi alla porta, conosco la strada.”
    
    Finito l'eco dei suoi passi, rimasi immersa in un silenzio totale. Una rabbia si impadronì di me, verso Fabio che mi aveva lasciata da sola in quella casa assieme a sconosciuti e soprattutto verso me stessa che, nonostante avessi potuto ribellarmi, togliermi la benda e scappare via, rimasi ...
    ... immobile.
    
    La temperatura era più che gradevole, regalata presumibilmente da un caminetto che intuivo dallo scoppiettio tipico dei ceppi di legno quando bruciano. L'aria sapeva di odore di mobili antichi, cera da pavimento e profumo di tabacco da pipa molto raffinato.
    
    Bendata, immersa nel buio totale, avvertii che quegli uomini sconosciuti si stavano avvicinando; il cuore mi batteva all'impazzata nel petto e contro i timpani. Un brivido freddo scendeva lungo la mia schiena e le mie mascelle erano serrate; una strana sensazione indescrivibile: terrore e angoscia misti alla curiosità di ciò che sarebbe successo.
    
    Una voce suadente, gentile ma ferma, cacciò via i miei pensieri:
    
    “Spogliaci mia cara. Spogliaci tutti e completamente.”
    
    Nella mia testa un turbinio di sensazioni si rincorrevano impazzite mentre più giù, oltre la gola serrata, il battito impazzito del mio cuore rimbombava dentro le orecchie in un assordante rumore.
    
    Avanzai in avanti con il braccio proteso finché la mia mano incontrò uno dei miei ospiti; le mie dita percepirono il caldo e la morbidezza della lana. Sentii un bottone e capii che era un golf; iniziai a sbottonare e poi, sempre al buio lo sfilai dal corpo dell'uomo.
    
    Proseguii l'operazione anche con la camicia poi, inginocchiatami e sempre a tastoni, slacciai le scarpe levandole successivamente dai piedi. Questa volta, sempre inginocchiata ma con la schiena eretta, cercai a tastoni i calzoni dell'uomo e dopo aver slacciato la cintura, glieli ...
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