1. E... lo bagnai tutto


    Data: 27/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    ... mi disse che avevo superato la prova e che adesso mi avrebbe riportato a casa.
    
    Mentre chiudeva le luci inizia a prendere i miei vestiti per cambiarmi ma lui rilanciò, chiedendomi se potevo ritornare vestito così fino a casa mia per altri cinquecento euro. Mi guardai con molta attenzione allo specchio, convenendo che ero completamente irriconoscibile. Gli chiesi dove pensava di farmi scendere. Mi rispose che potevo uscire dalla macchina dove volevo. Ok, si poteva fare. Chi mi avesse notato, anche incontrandomi nei corridoi del palazzo, non mi avrebbe riconosciuto. Raccolte le mie cose in una borsa, partimmo.
    
    Appena entrati sulla tangenziale cominciò ad accarezzarmi le gambe, poi aprì un reggicalze facendo scendere la calza sotto al ginocchio. Fece lo stesso con l'altra. Accostando la macchina, mi pregò gentilmente di togliermi le calze e le mutandine per rendere il gioco più eccitante. Infatti lo fu per entrambi, forse perché completamente nuovo. Contento e gongolante, per quasi tutta la strada, mi toccò le palle e il cazzo, massaggiandomeli e spostandosi anche sulle cosce, senza soluzione di continuità. E' ovvio che dopo pochi passaggi il mio bastoncino ritornò bello duro e così rimase per tutta la strada. Giunti in periferia mi confidò che quel gioco lo eccitava tantissimo, al punto di essere venuto lungo la strada.
    
    Mi feci accompagnare fin sotto il portone di casa e, una volta arrivati, mi chiese di potermi rivedere nuovamente, ma restai sul vago e gli dissi che ...
    ... glielo avrei fatto sapere.
    
    Mentre stavo scendendo mi bloccò per una mano, insistendo per rivederci. Si scusò anche per essere stato venale nel darmi i soldi e che se mi sentivo offeso potevo anche lasciarli li e non lo avrebbe mai più fatto. Mi pregava anche di considerarlo solo come un regalo per il meraviglioso pomeriggio che gli avevo concesso. Concluse dicendosi fiducioso per un nostro nuovo incontro. Certo era stato bravo a girare la frittata e, forse, sembrava anche sincero. Certo che mille euro, guadagnati così, almeno per me, erano una cosa incredibile. Mi allungai per dargli un bacino e, implicitamente, accettare le sue avance, poi corsi a casa. Mi girai a un metro dalla porta e tornai verso di lui per chiedendogli dei vestiti. Mi disse che potevo tenerli o... riportarglieli la prossima volta. Gli sorrisi e me ne andai senza più girarmi. Rientrato mi precipitai davanti allo specchio, realizzando che stavo proprio bene. Non sembravo proprio io, ma un'anonima ragazzina. Anche le gambe nude, scoperte poco sopra il ginocchio, erano piacevoli. Si, è stato proprio bravo nella scelta dei vestiti ma pure il trucco, leggero e per nulla vistoso era sufficiente a rendermi veramente donna. Soprattutto con quei capelli che apparivano così... naturali e perfettamente veri. L'unica cosa stonata era il rigonfiamento del mio sesso che si notava. Allargai le gambe spingendo tutto in dietro e le richiusi bloccandolo. Si, così era perfetto. Si, quel gioco mi stava proprio coinvolgendo ...
«1...3456»