1. La notte bianca


    Data: 28/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: soldinohihihihi, Fonte: Annunci69

    Caro lettore, non mi conosci e forse non mi conoscerai mai. Proprio per questo riesco a raccontarti i miei segreti più profondi, le mie storie più piccanti. Non ti nego che nutro quasi una sorta di eccitazione nel farlo. Spero tu sia già con il tuo cazzo in mano a divorare le righe mentre ti immagini la scena. In realtà della storia di cui ti racconto, mi vergogno un po'. Mi vergogno perché sono stato davvero una puttana, e non credevo di esserlo così tanto. Ti direi una bugia, però se ti dicessi che non ho goduto.
    
    Quella sera ero davvero eccitato. Avevo passato tutta la serata a casa dal mio amico Michele, bono ma purtroppo etero e fidanzato. Avevamo chiacchierato e fumato sul divano del salotto. Lui aveva un pantaloncino blu attillato, di quelli per fare sport in micro fibra. Ogni tanto, senza farmi notare, gli guardavo il pacco.
    
    Porca troia quanto avrei voluto succhiarglielo. Non lo ho mai visto nudo, ma a giudicare dal pacco
    
    deve avere un cazzo stupendo. Avrei voluto mettere la faccia lì fra le sue gambe, sentire il profumo delle sue palle. Mentre lui era seduto sul divano bello comodo a fumare, togliergli quei cazzo di pantaloncini e ingoiargli l'uccello. Me lo sarei piantato in gola fino ai coglioni. Avrei voluto sentire che profumo avesse il cazzo di Michele, ma soprattutto morivo dalla voglia di assaggiare il suo sapore. Sarebbe stato bello poi parlarne con Silvia, la sua ragazza e mia amica. Dirle: "Ciao Silvi, il tuo ragazzo ha davvero un buon sapore, ...
    ... complimenti. Se fossi in te lo ingoierei tutti i giorni." Mentre facevo questi sogni, sentivo il cazzo gonfiarmi nei pantaloni. "Che cazzo sto combinando" mi sono detto. Non volevo che Michele se ne accorgesse. Sarebbe stato davvero imbarazzante e avrei rischiato di contromettere l'amicizia.
    
    Così, ahimè , tornai alla realtà. "Vado un attimo in bagno Mich" gli dissi e uscii dal salone. "Ok", fu la sua risposta mentre si accendeva una sigaretta. La realtà a volte è davvero una gran scocciatura. Sarebbe stato perfetto spompinarlo in quella serata tra amici. Ma ero consapevole che non poteva succedere.
    
    A quel punto però mi era rimasto un desiderio irrefrenabile. Un qualcosa che mi era impossibile da reprimere. Dovevo sentire che odore avesse il cazzo di Michele. Sentivo che non sarei riuscito a fare altro quella sera, se non lo avessi almeno annusato.
    
    Per andare in bagno, dovevo passare dalla sua camera. Trovai la porta semi aperta, così entrai senza far rumore. Pescai dalla cesta della biancheria e tirai fuori un paio di sue mutande sporche. Con un brivido di eccitazione, uscii veloce dalla stanza e rimisi la porta socchiusa come l'avevo trovata. Entrai in bagno e mi chiusi a chiave.
    
    Tra le mani avevo un paio di mutande blu di Michele. Il pensiero che le avesse indossate tutto il giorno mi fece diventare subito di marmo. Pensare che il suo cazzo si fosse strusciato su quella stoffa per ore, era così eccitante che dovetti tirarmelo fuori. Aprii le mutande verso l'interno, ...
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