1. Il prigioniero di zelda


    Data: 28/07/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Isaac

    ... mille, mi stava succedendo proprio quella cosa che avevo detto a proposito delle donne quando succhiano il cazzo, ormai ero in uno stato di trance, respiravo affannosamente e succhiavo sempre più forte, con escursioni lungo l’asta sempre più profonde, rivoli di saliva mi colavano dagli angoli della bocca, rigavano l’asta di lui e gli imbevevano i grossi e sodi coglioni che nel frattempo gli accarezzavo con le mani, prima di perdersi nell’imbottitura del divano.
    
    Zelda sembrò leggermi nel pensiero, con la bocca vicino al mio orecchio che mordicchiava voluttuosamente sussurrò “Non preoccuparti del divano, sapessi quanta sborra ha assorbito!”
    
    L’immagine di lei che sbocchinava un’infinite teoria di uomini facendoli sborrare come fontane mi fece salire il sangue agli occhi, ormai sentivo il cuore rimbombarmi nelle orecchie come un rullo di tamburi oceanici e quasi non sentivo più i gemiti e le incitazioni di lui, che mi diceva cose inimmaginabili mentre mi teneva per i capelli guidando i movimenti in una rapsodia ...
    ... parossisitica: “Succhia, troia, succhia! Più a fondo, più veloce, fammi godere, vengo, vengoooo!”
    
    Finalmente esplose con un rantolo liberatorio, ed io avvertii il fiotto di seme caldo riempirmi la bocca, incanalandosi verso la gola e cercando di trafilare dalle labbra, ma io ero determinato a non lasciare andare sprecata neppure una stilla di sperma e cominciai a deglutire furiosamente nel mentre che succhiavo sempre più forte, nella concreta speranza di svuotargli del tutto i coglioni.
    
    Lui era tutto un fremito, sembrava un condannato alla sedia elettrica ed io insistetti finché non mi implorò di smettere, e non subito … ero stravolto anch’io, col viso bagnato di saliva e di sperma e col fiatone; Zelda mi prese il viso disfatto tra le mani e lo tempestò di morbidi baci: “Bravo, bravo amore, mi hai fatto proprio contenta, com’è stato bello vedervi così coinvolti” poi mi strinse al seno cullandomi ed io mi sentii, finalmente, in paradiso …
    
    Da allora il pranzo del sabato è divenuta una nostra consuetudine, chissà perché …
    
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