1. Appesa


    Data: 18/09/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: babbacombe_lee

    ... robe nerastre che potevano essere escrementi di topo.Clarice si infilò di nuovo le scarpe, pensando che non voleva assolutamente sporcarsi i piedi.Ora era fuori del pickup, completamente nuda, con indosso solo un paio di scarpe eleganti e con il tacco alto e la scarsa loquacità del marito iniziava a preoccuparla.Lui scese dall�altra parte si diresse dietro ed abbassò la sponda posteriore.�Vieni qui, sali dietro, nel cassone.�Clarice ubbidì e, titubante, si avvicinò al marito.Cominciava ad avere freddo e non l�attirava per niente l�idea di salire nella parte posteriore del pickup.Il piano di carico era alto, riuscì a mettere il piede destro nell�appiglio che lui le indicò, ma poi non aveva abbastanza forza per issarsi su.Il marito le mise le mani sulle chiappe e la spinse in alto, poi la raggiunse.�Brava, hai visto che non è difficile, ora dammi i polsi.�In mano teneva una corda lunga ed abbastanza sottile. Clarice pensò ad uno dei suoi soliti giochini. Spesso facevano dei giochi erotici sadomaso, niente di speciale, ma a lei piacevano molto, li trovava particolarmente eccitanti.Le passò la corda diverse volte intorno ai polsi e questa volta, contrariamente rispetto al solito, strinse parecchio.Quando la fece rialzare in piedi, tenendole le braccia, legate insieme, alte sopra la testa, vide il gancio che pendeva sopra di loro.Lui aveva fermato il pickup proprio sopra il carroponte che in passato era servito per spostare le merci da una parte all�altra del capannone.La ...
    ... grossa struttura gialla di acciaio, mostrava, come tutto lì dentro, i segni dell�abbandono.Il gancio, appeso ad una catena enorme era subito sopra di lei.Il marito ci legò il capo libero della corda e scese agilmente dal cassone.Clarice capì cosa aveva in serbo per lei quando il mezzo si mise in moto e cominciò a spostarsi.Il piano del cassone scorreva lentamente sotto i suoi piedi, quando sarebbe finito �Rimase appesa, a circa 30 centimetri da terra, con i piedi che ciondolavano nel vuoto.Lo strattone che la corda impresse al suo corpo fu forte e doloroso.�Per favore, mettimi giù, mi fa male, mi slogherò le braccia.�La corda, sotto il peso del corpo, era penetrata dolorosamente nella carne dei polsi e lei cominciava ad essere seriamente preoccupata.Poi la vide.La teneva arrotolata in una mano mentre, dopo aver lasciato il pickup a qualche metro di distanza, tornava verso di lei.�Oh, no, no, non puoi farmi questo!�, gridò Clarice.Lui non disse nulla, fece schioccare un paio di volte la frusta in aria e poi la colpì.Lei vide quel serpente di cuoio che le si arrotolava intorno alla vita e poi sentì subito il bruciore forte, insopportabile.Nel punto in cui la frusta aveva colpito era comparso un segno rosso che si stava scurendo a vista d�occhio.Lui alzò ancora la frusta e Clarice prese a scalciare disperatamente. Una scarpa volò via, poi la frusta la colpì sulle gambe e lei si fermò, anche perché ogni ulteriore movimento, le causava dolore ai polsi legati.Continuò a colpirla, ...