1. Convivenza e tradimenti. capitolo 1


    Data: 29/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: carpediemss, Fonte: Annunci69

    ... hai me! Della settimana.
    
    Passavamo il tempo presi dalla monotonia della vita quotidiana, presi dalla convivenza, facevamo le solite cose, spesa il fine settimana, shopping, bollette da pagare affitto ecc, ecc.
    
    Per il sesso non c'era più spazio, gli chiedevo almeno di farmi un pompino in settimana, la sera, quando rientravo stanco dal lavoro, ma nulla.
    
    La scusa era sempre la solita, aveva la testa da altre parti, occupata dallo studio per la laurea, dai pochi soldi che ci rimanevano dopo aver finito di pagare le bollette è l'affitto di quella casa.
    
    Per non parlare dei miei problemi di lavoro che gli facevano passare la fantasia è la voglia di fare sesso, queste erano le sue giustificazioni ogni volte che affrontavo l'argomento, arrabbiandomi ed immancabilmente finendo per litigare.
    
    Litigi che si susseguivano ormai ogni due o tre giorni durante la settimana.
    
    Passammo due anni a convivere cosi, tra alti e bassi fin che non mi stufai definitivamente di quella situazione.
    
    In un fine settimana in cui per vari motivi ognuno di noi faceva rientro nei propri paesi d'origine, presso le nostre famiglie, presi la decisione di riscrivermi in vari siti di appuntamenti e chat gay di cui ormai il web è ricco, ovviamente non mostrando il viso, non essendo io dichiarato, scaricai anche sul mio cellulare un paio di applicazioni per incontri gay.
    
    Fu proprio su una di queste che una domenica assolata di Luglio, mi contattò un ragazzo a pochi metri da me, nel mio paese ...
    ... d'origine.
    
    Dopo esserci scambiati vari messaggi formali (…) decidemmo di vederci di persona.
    
    Non era del mio paese, questo un po' mi tranquillizzava.
    
    Decidemmo di vederci in un Bar un po' fuori dal centro del paese, era d'estate l'aria calda delle prime ore del pomeriggio mi spinsero ad indossare il minimo indispensabile.
    
    Mi misi una maglia piuttosto leggera è scollata con un pantaloncino, come scarpe misi delle infradito, presi la macchina e mi recai al bar designato per quell'incontro.
    
    Appena giunto lo vidi subito, parcheggiai la macchina e gli andai incontro.
    
    Aveva la testa rasata ed un viso tondo con un po' di barba sulle guance, un naso grosso, occhi scuri in un corpo grosso, quello che in linea di massima si definisce in gergo un bear, ma non troppo di genere ecco.
    
    Indossava una canotta che gli metteva in risalto il fisico è le braccia grosse e muscolose, ed il pelo un po' rasato sul petto tenuto apposta cosi, sotto certi punti di vista un po' mi assomigliava.
    
    Dopo le presentazioni di rito, si chiamava Stefano, prendemmo un caffè seduti comodamente ad uno dei tanti tavolini all'ombra che costituivano l'ingresso esterno del locale.
    
    Mi disse di essere Italo Tedesco e che ogni tanto durante l'anno veniva qui con i suoi, essendo il padre originario del mio paese ed avendo una casa nel posto.
    
    Ci guardavamo un po' imbarazzati per la situazione, io più di lui, il cellulare iniziò a squillare con uno dei soliti messaggi del mio ragazzo, lo spensi, ...
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