1. Gita scolastica 1


    Data: 30/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: michiamanotu, Fonte: Annunci69

    ... rimando.
    
    Sorrise e si congedò.
    
    Il cuore mi batteva martellante nel petto.
    
    Qualche mese dopo, smanettando su un app gay, avevo chattato con un uomo, 43 anni, la stessa età del prof Luca, nessuna foto riconoscibile, soltanto l’immagine di un favoloso corpo da daddy, massiccio e villoso. Mi approcciai e parlammo di come il mio desiderio di incontrare carnalmente per la prima volta un uomo della sua età fosse ormai incontenibile in me. Gli raccontai delle mie perversioni, del mio desiderio di essere sottomesso. Nella mia piccola città era comune non mettere foto riconoscibili sui social gay, per paura che si spargesse la voce riguardo la propria omosessualità o bisessualità, quindi per me non era strano essere il primo a dover mandare fotografie per ottenerle in cambio. Lo feci senza problemi anche con lui. In quel momento si era creata una bella discussione, per quanto a sfondo sessuale, e mi sentii di mandargli anche delle foto molto esplicite del mio corpo, soprattutto del lato b. Se dovessi descrivere il mio corpo secondo le categorie del mondo gay, credo che sarei una lontra, mediamente peloso ma magro e abbastanza maschile nei modi. Tuttavia il mio culetto sodo e curato, sebbene ancora vergine, e le mie posizioni in quelle foto, tradivano la mia indole passiva. Contro ogni mia aspettativa il confronto finì con una risposta lapidaria da parte sua: “Stai attento a chi mostri il culetto, Schiele.”
    
    Sussultai e non ebbi più il coraggio di scrivere niente. Dentro ...
    ... di me sapevo già, ma non riuscivo a credere che potesse essere vero.
    
    Da quel giorno avevo sentito sempre più il suo sguardo su di me. Non aveva cambiato comportamento, né in positivo, né in negativo, mentre io ero evidentemente imbarazzato ogni volta che dovevo confrontarmi con lui, mentre nei momenti di calma lo guardavo con ancor più acceso desiderio. Tuttavia nulla di particolarmente rilevante era successo fino alla gita.
    
    Qualche ora dopo arrivammo in albergo. Dovevamo decidere la divisione delle stanze e i tre prof che ci accompagnavano ci spiegarono che, essendo in totale 17 maschi, ed avendo l’albergo a disposizione solo doppie o quadruple, era impossibile sistemarci tutti fra compagni: uno di noi doveva condividere una doppia con uno dei prof. Entrai in ansia: era ovvio che io sarei stato il diciassettesimo alunno scartato. Non avevo praticamente un solo amico in quella classe. Poco dopo le mie aspettative vennero confermate dai compagni che avevano già formato le loro camere e, sebbene da un lato fossi contento di non dover sopportare nessuno di loro durante quelle notti, iniziai a sperare che non scegliessero il prof Luca come mio compagno di stanza. Certo, avrei avuto l’occasione di parlargli, forse addirittura di vederlo nudo, ma sapevo che mi sarei tradito a stargli così vicino, sapevo che avrei dimostrato le mie emozioni in maniera troppo evidente, che sarebbe potuta finire in disastro. Rimasi sconvolto quando fu lui stesso ad intervenire rivolgendosi con ...
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