1. Gita scolastica 1


    Data: 30/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: michiamanotu, Fonte: Annunci69

    ... della serata uno dei prof, che stavano seduti in disparte facendosi gli affari propri, decise di riportarli in albergo. Mi accodai fingendo un mal di testa: non volevo più stare in quel posto in cui mi sentivo a disagio e per di più sotto gli occhi del prof Luca.
    
    Arrivato in camera ebbi un attimo di sconforto. Il prof non aveva reagito a nessuno dei miei input. Forse era davvero tutto nella mia testa, forse la paura che lui scoprisse i miei sentimenti provata quel pomeriggio durante la divisione delle camera era il sentimento più razionale che avessi avuto. Nella piccola stanza che quella notte avrei condiviso con lui i due letti non erano poi così lontani, ma nemmeno vicini come avrei voluto. Il mio era il più vicino alla porta e lo avevo subito raggiunto dando le spalle al suo. Quando mi voltai notai qualcosa che nel giro di qualche secondo mi fece fremere di eccitazione. I vestiti del prof, indossati per un giorno intero durante il viaggio, appallottolati sul letto. L’erezione fu immediata, la mia reazione incontrollabile. Mi alzai e lentamente mi avvicinai a quel mucchio di abiti. Li presi fra le mani, li avvicinai al naso e avvertii un vago rimasuglio dell’odore che mesi prima mi aveva sorpreso tra i banchi di scuola. Come fossi in trance le mie azioni si susseguirono veloci ma metodiche: selezionai fra quei vestiti usati la camicia e le mutande, li misi sul cuscino, mi tolsi tutti i vestiti e mi tuffai fra le coperte del suo letto. Sebbene fosse stato lì per poco, ...
    ... mentre facevo la doccia, mi sembrava di avvertire il suo odore anche sul cuscino e sul lenzuolo. Mi avvolsi la faccia con la sua camicia, avvertendo finalmente più forte l’aroma che stavo ricercando con ossessività. Mentre le mie mani spingevano la camicia avanti e indietro sulla mia faccia e sul mio corpo, il mio cazzo era in fiamme e mi muovevo con foga fra quelle coperte perché strusciasse contro il tessuto delle coperte provocandomi piacere. Non potevo assolutamente andare a toccarlo con le mani, quelle erano impegnate sui suoi vestiti. E solo su quelli dovevano rimanere concentrate. Avendo perso ogni freno inibitorio finii per cacciare il mio naso anche nella zona corrispondente alle ascelle, dove l’odore si acuiva e si miscelava all’inevitabile retrogusto di sudore, ma non provai alcun sentimento negativo per questo: ogni cosa che aveva a che fare con quell’uomo mi mandava in estasi, anche i suoi odori più intimi, che nessuno avrebbe voluto sentire. Quando finii con la camicia e passai alle mutande non riuscii a non portare la mano sul cazzo e ad iniziare a masturbarmi. Quello era dunque il profumo del pisello dell’uomo che bramavo più di ogni altra cosa? Alcuni non lo avrebbero definito profumo, forse, ma io si. Era l’odore che mi aveva causato le reazioni più forti in vita mia. Mentre mi crogiolavo in quella situazione realizzai che prima o poi il prof sarebbe tornato e che dovevo darmi un contegno. Mi tolsi la mano dal cazzo e rimasi fermo un attimo, con le mutande ...
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