1. La Coinquilina cap.14


    Data: 30/07/2018, Categorie: Voyeur Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti

    La sveglia suonò alle 8.30 del mattino di quella domenica di primavera. Gustavo guardò l’ora e ci mise qualche secondo prima di ricordare perché avesse programmato l’allarme così presto. Non doveva andare a correre. Era il giorno della festa di anniversario di Chiara e Francesco, che avevano organizzato un ricevimento in grande stile con pranzo e festa pomeridiana. Entrambi erano avvocati civilisti, lavoravano per uno studio prestigioso del centro città ed erano molto benestanti. Francesco, Gustavo ed Ivan erano amici fino dalla tenera età e quando Chiara fece il suo primo ingresso nella comitiva -che comprendeva anche altri studenti universitari di allora- a Gustavo non fece subito una bella impressione. Non si poteva dire che fosse una donna bella e carismatica, mentre Francesco era sicuramente un ragazzo attraente e pieno di vitalità. Tuttavia, piano piano, mentre la loro relazione divenne più duratura ed i rapporti degli amici con la neonata “coppia” si approfondirono, fu sempre più evidente che in realtà Chiara era la compagna perfetta per il loro amico. La sua discrezione e la sua riservatezza contrastavano l’esuberanza del fidanzato e rendevano la loro unione complementare. Quella festa di anniversario sarebbe stata abbastanza faraonica. Avevano affittato una villa dei primi del ‘900 sulle colline e contrattato uno dei catering più cari della città. Non aveva idea di quanti invitati ci sarebbero stati ma sicuramente più di 50. Pensò per un attimo a Ivan e percepì ...
    ... un certo disagio. Dall’episodio avvenuto nel salotto di casa sua, non si erano più sentiti. Una volta scelto il regalo, avevano incaricato Elisabetta ed il marito di comprarlo e portarlo alla festa, quindi non c’era stato un vero motivo per rivedersi. Ciò nonostante, era strano non parlare con lui per più di due settimane di seguito; potevano stare anche un paio di mesi senza vedersi, ma un messaggio o una telefonata arrivavano sempre. Gustavo pensò che molto probabilmente anche Ivan fosse terribilmente imbarazzato e non riuscì ad immaginare la sua reazione quando più tardi si sarebbero visti. L’invito indicava il ritrovo per tutti gli ospiti alle 12. La villa, distava non più di mezz’ora dalla casa di Gustavo, dunque poteva prenderla con estrema calma. Gustavo si ricordò quasi subito del perché avesse messo la sveglia così presto. La sera prima avrebbe voluto riguardarsi in santa pace il video registrato fra lui e la sua coinquilina; voleva farlo con calma, assaporarlo senza disturbi di nessun tipo. Ma era rientrato tardi da un aperitivo con i colleghi ed aveva rimandato la visione alla mattina successiva. Prese il laptop dalla scrivania e si rimise sotto le coperte con l’apparecchio appoggiato sulle ginocchia. Sapeva perfettamente che durante i primi fotogrammi avrebbe dovuto superare la naturale vergogna nel vedere cosa provasse a trovarsi davanti alle sue debolezze, i suoi istinti, le sue voglie. Cercò il video in una cartella accuratamente criptata e sentì il suo cuore ...
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