1. La Coinquilina cap.14


    Data: 30/07/2018, Categorie: Voyeur Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti

    ... un favore Ivan, vattene prima che ti faccia male. Hai rovinato tutto solo per fare lo stronzo. Dimenticami”. Ivan lo guardò esterrefatto senza aver il coraggio di replicare e vide come i due si allontanarono dalla sua vista. “Sei stato troppo duro….era ubriaco...vedrai che ti chiederà scusa” Sara cercò di placare Gustavo senza grande successo “Lascia perdere l’argomento. Non mi va di parlarne” rispose duramente. “piuttosto...tu….dai sali in macchina” Sara si tolse la giacca e la posò sul sedile posteriore. Si mise seduta e vide sedersi anche Gustavo. Si guardarono complici senza parlare. Gustavo mise in moto e dopo poco si ritrovò sulla strada principale per tornare a casa. Sara si avvicinò togliendosi la cintura “Ti ci è voluto un po’ ma hai imparato a giocare con me….” Poi abbassò lo sguardo e vide che il suo coinquilino era ancora visibilmente eccitato. Senza esitare iniziò a sbottonargli i jeans e con una delicata dimestichezza tirò fuori il suo sesso turgido e duro. Si chinò e iniziò a leccarlo soffermandosi sul glande e alternando la lingua alle sue labbra carnose. Sentì ansimare Gustavo che la incoraggiò posando una delle sue mani sulla sua testa. Sara iniziò a succhiarlo con una certa avidità,aiutandosi con una mano per accompagnare meglio i suoi movimenti. Gustavo spostò la sua mano dalla testa e cercò il suo culo che trovò quasi nudo. Senza perdere di vista la strada si fece pervadere da quel piacere intenso che solo lei aveva saputo ...
    ... provocargli fino a quel momento. La rivide alla villa, mentre si faceva palpare da quello sconosciuto e le venne in bocca pochi secondi dopo, immaginando quanto quel tizio avrebbe voluto essere al suo posto. Sara si alzò con la bocca ancora sporca e Gustavo la pulì con il suo pollice. Arrivarono a casa all’ora di cena. Sara era famelica. Accese subito il fuoco e mise l’acqua per la pasta. “Vado a cambiarmi e poi vengo. Alla fine mi è tornata un po’ di fame, mangio anche io” Gustavo andò in camera e si sedette sul letto, la sbornia cominciava a diradarsi. Ripensò a tutto quel trambusto avvenuto quel giorno e l’unica cosa che riuscì a sentire fu una grossa confusione in testa. Non era pronto ad affrontarla e a metterla in ordine. Forse non ci sarebbe riuscito neanche nei giorni successivi ma aveva una piccola consolazione: Laura. Venerdì l’avrebbe rivista e le avrebbe raccontato ogni cosa. Pensò a lei come alla fatina della felicità. Aveva la pillola magica immaginaria per farlo sentire in pace con se stesso. Ci era riuscita alla prima seduta, le cose avrebbero potuto solo migliorare. Si mise in pigiama e raggiunse Sara in cucina, che nel frattempo si era messa la sua maglietta-vestito piena di tagli sulla schiena. “Ma quanto sei bella” le disse con tono affettuoso e fraterno baciandola sulla guancia “Ruffiano….” rispose Sara. Dopo cena si addormentarono entrambi sul divano uno appoggiato all’altra mentre in tv riproponevano i gol della giornata di serie A. 
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